Un  pane più ricco di quello di tutti i giorni,  da questa usanza medievale nascerebbe la tradizione milanese del panettone. La leggenda narra che tutto è nato dalla celebrazione del rito del ciocco. La sera del 24 Dicembre si poneva nel camino un grosso ciocco di legno e  in tavola venivano portati tre grandi pani di frumento, materia pregiata, il capofamiglia allora ne serviva una fetta ad ogni commensale e un’ultima, per continuità, veniva serbata per l’anno successivo.
Ma chi dice che noi siciliano non possiamo eccellere nell’arte del panettone? In casa di Stefano l’antico carretto siciliano stilizzato e i personaggi epici dei pupi fungono da cornice  per  il panettone siciliano in tutte le sue varietà di gusto.  La Sicilia è la protagonista indiscussa di casa Di Stefano e il loro dolce: fragrante, fresco e leggero profuma di lavoro e tradizione manuale, che bandisce l’uso di emulsionanti e conservanti.

«Per realizzare i nostri panettoni – spiega Enzo Di Stefano, appassionato pasticcere e imprenditore – occorrono 4 giorni. A Raffadali (provincia d’Agrigento) che, in arabo vuol dire “villaggio eccellente” prepariamo panettoni unici, aggiungendo alla ricetta lombarda, la lavorazione delle migliori materie prime siciliane. ».

Attenzione al sapore e all’arte tradizionale grazie alla scelta di affidare la decorazione della tradizionale latta alle mani di  Alice Valenti artista catanese, formatasi presso la bottega del Maestro di pittura del carretto siciliano Domenico di Mauro. «La mia collaborazione con Di Stefano, azienda che sento vicina al mio modo di lavorare – racconta la Valenti – è nata lo scorso anno. Per questo Natale, ho realizzato la grafica della latta, contenitore classico del loro panettone, prendendo ispirazione dall’Opera dei Pupi, genere teatrale e fenomeno culturale molto importante per i siciliani, dalla metà dell’800. Un tripudio di fichi d’india e agavi e personaggi-archetipi dell’opera dei pupi: il moro, il cavaliere e la dama.

L’attenzione all’estetica e la passione per il bello a 360 gradi dell’azienda giustificano il nuovo accordo che ha chiamato in causa il design di Andrea  Branciforti  designer e Ceo di Improntabarre che con Special Christmas Edition; firmata per il panettone Magnum da 3 e 5 kg ai gusti Mela, Classico Siciliano  e Carrubo-Arancia e Cioccolato; ha siglato il primo progetto con la casa Di Stefano: “Per il Natale 2018, ho disegnato – racconta Andrea Branciforti – in esclusiva per Di Stefano, un piatto limited edition in laminam, materiale ceramico innovativo,. La sfida è stata realizzare, per la prima volta, un oggetto con questo materiale di piccole dimensioni (33 cm) che avesse le stesse caratteristiche dei grandi formati, ossia, l’antigraffio, la resistenza ai raggi ultravioletti e all’usura, l’a-tossicità, la leggerezza e la praticità (si possono mettere in lavastoviglie e nel forno a microonde). Ho voluto che il piatto fosse di colore Nero Assoluto (della serie Collection) e il disegno serigrafato a bassa temperatura a monocromia bianca, così da riprendere l’idea di uno schizzo a gessetto sulla lavagna”. Progetto che sarà presentato durante il SALONE DEL MOBILE 2019.

 

 

 

 

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