“Siamo incazzati. E’ inaccettabile che nessuno si sia preoccupato di invitare almeno una squadra”.
I vigili del fuoco di Catania non usano mezzi termini. Ieri si è svolto lo stress test del nuovo Pronto Soccorso all’interno del Policlinico che da domenica sarà aperto al pubblico. Un’esercitazione per valutare l’efficienza della struttura in situazioni di particolare difficoltà. E loro non c’erano. Nonostante la presenza di Stefano Candiani, il sottosegretario all’Interno con delega ai vigili del fuoco, nessun rappresentante del comando etneo è stato invitato.
Mentre l’Onu premia i vigili del fuoco italiani come miglior team internazionale di soccorso, realizzando il punteggio più alto mai realizzato in una esercitazione, a Catania si dimenticano della loro esistenza.
“E’ l’ennesimo schiaffo morale – hanno denunciato durante un’affollata assemblea organizzata dall’Unione sindacale di base subito dopo la simulazione all’interno del Policlinico – Il sottosegretario si fa bello grazie ai nostri meriti, sa quel che riusciamo a fare nonostante le enormi difficoltà più volte rivelate ai cittadini per i quali alcuni di noi hanno pure perso la vita, e non si preoccupa di fare partecipare o incontrare una nostra squadra in un evento così importante per Catania? Evento del quale siamo venuti a conoscenza soltanto attraverso la stampa e l’arrabbiatura esplosa fra noi colleghi? Non sappiamo se sia stata una dimenticanza, una gaffe o uno sgarbo. Né di chi sia la colpa, se dell’ufficio del sottosegretario o del Policlinico dell’assessorato regionale alla Salute, che hanno organizzato lo stress test: di certo i vigili del fuoco sono stati ancora una volta offesi”.
“La verità – concludono amari – è che siamo trattati da ultimi: come contratto, come tutela e anche come importanza. Ma quando c’è bisogno chi si vede a sporcarsi le mani? I vigili del fuoco, soprattutto quelli che operano in Sicilia, di fondamentale importanza per la popolazione, devono essere incentivati, non repressi”.