A Catania, dopo l’apertura del nuovo pronto soccorso del Policlinico prevista per le 8 di domani, riflettori puntati sull’ospedale San Marco, dove nei giorni scorsi è stato effettuato il collaudo statico dell’intero stabile per testarne la tenuta antisismica.

L’assessore alla Salute, Ruggero Razza, conversando con alcuni giornalisti, ha rivelato che “l’intervento della Regione mediante l’Irfis è stato determinante per imprimere una nuova accelerazione ai lavori del cantiere del San Marco e per evitare nuove lungaggini”. E’ una vicenda che il governo regionale ha scelto di “non rivelare da subito per evitare preoccupazioni fra i lavoratori impegnati nella costruzione dell’ospedale e gli stessi cittadini catanesi che ne attendono l’apertura”.

Il riferimento è alle difficoltà finanziarie di Tecnis, in amministrazione controllata. Dalla scorsa primavera, in particolare, l’azienda titolare del cantiere del San Marco, nonostante il parere favorevole di una sentenza, non riesce ad incassare del tutto un credito che vantava dal Comune di Roma che sarebbe servito a far proseguire la costruzione del nuovo ospedale di Catania, così i lavori hanno subito un rallentamento pur non fermandosi mai del tutto.

L’assessore Razza, su impulso del governatore Nello Musumeci, con la collaborazione istituzionale con Irfis ha attivato una linea di credito di circa sei milioni di euro per il completamento dell’ospedale San Marco. “L’intervento che ha dato nuova energia al cantiere è stato possibile grazie alla sinergia istituzionale fra il governo regionale, l’azienda sanitaria Ove Policlinico San Marco e l’Irfis – spiega l’assessore Razza – e così questo prestito ha consentito di rassicurare i fornitori dell’azienda che sta realizzando il San Marco, dando certamente un nuovo impulso conclusivo alla fase dei collaudi”.

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