Le piccole e medie imprese, seppur lentamente crescono, ma il credito bancario non accenna a muoversi anzi registra un crollo di un punto percentuale. A dirlo è un indagine di Confartigianato che sermoneggia che nonostante il basso livello dei tassi di interesse e la crescita economica trainata dall’aumento degli investimenti il credito alle piccole e medie imprese ristagna.

Mentre sono molteplici le aziende che ricercano canali alternativi per finanziarsi, e spesso li trovano sul web a portare una boccata d’ossigeno alle PMI siciliane vi sarà il fondo comunitario Por Fesr 2014-2020 che, grazie ad un accordo con il Mise e il Mef ha stanziato 102 milioni e 655 mila euro a garanzia delle banche nell’erogazione dei prestiti.

L’assessorato regionale all’economia conferma che la cifra stanziata sarà a disposizione del “fondo di garanzia” e assicurerà  velocità e a condizioni più favorevoli di accesso al finanziamento per le PMI.

La regione di fatto mira ad una  governance unica e strategica volta ad avere una visione d’insieme e un’accelerazione dell’erogazione del credito.  Non solo nuove opportunità ma anche maggiori garanzie come già previsto dal decreto regionale 8/2018 che con i fondi Jeremie garantirà le aziende nei confronti delle banche. Il plafond complessivo messo a disposizione dallo strumento della Regione Siciliana e dal FEI, per gli interventi di cofinanziamento a medio e lungo termine, sarà pari a circa 12 milioni di euro.

“Emerge una situazione – ha spiegato l’assessore all’Economia Gaetano Armao – nella quale gli investimenti sono stagnanti ma non perché non cresca il credito in favore delle imprese, ma perché le ristrutturazioni dei portafogli dei crediti delle banche di questi anni hanno, in qualche modo, ridotto i montanti con la conseguenza di compensare quel che di più si fa in favore delle imprese.La Regione sta immettendo nel mercato una serie di strumenti per rafforzare l’offerta creditizia con oltre 102 milioni di euro al fondo centrale di garanzia per i Confidi, attraverso i tranched cover, e con altre misure che agevolano e accompagnano l’accesso delle imprese al credito”

Alle già elencate manovre adottate a favore del credito alle PMI si aggiunge la nuova proroga, garantita  fino al 31 Ottobre, dell’accordo per il credito sottoscritto tra Abi e l’associazione di rappresentanza delle imprese. Contratto che prevede per le aziende in ripresa la sospensione e allungamento dei finanziamenti senza maggiorazione degli interessi. Documento, quello in esame, che non solo tutela il credito ma anche gli investimenti mirando al rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese.

Ultima mossa, non per importanza è l’agevolazione alle imprese sotto forma di finanziamento dell’Irfis (intermediario finanziario). Lo strumento di politica economica-finanziaria con socio unico la regione Sicilia garantirà 84 milioni di nuove assegnazioni per il credito agevolato.

 

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