Lei era disoccupata e per guadagnare aveva deciso di far prostituire i tre figli minorenni, un maschio e due femmine. I clienti? Un carabiniere che prestava servizio nello stesso comune in cui viveva la famiglia e il consuocero della donna. Entrambi gli uomini sono stati arrestati per violenza sessuale aggravata.

Siamo in provincia di Siracusa. All’epoca dei fatti i bambini avevano 3, 4 e 7 anni. Secondo le indagini della Procura Distrettuale di Catania e dei carabinieri di Siracusa, fra il 2014 e il 2016, i bambini subivano le violenze sessuali in casa oppure in un garage in un comune del nord della provincia. La donna di 43 anni, che è stata arrestata per induzione alla prostituzione minorile e maltrattamenti contro i familiari, in cambio chiedeva soldi.

E proprio nel 2016 i tre minori sono stati sottratti alla potestà genitoriale ed è stata una denuncia per maltrattamenti e violenza presentata dagli operatori della comunità a cui erano state affidate le due sorelline che ha fatto scattare l’attività investigativa. Il terzo bambino era stato accolto in una famiglia.

I tre fratellini, fuori dal contesto familiare in cui avevano vissuto in condizioni di degrado e malnutrizione, hanno raccontato, in sedi separate, gli abusi subiti. Racconti agghiaccianti che hanno portato gli investigatori ad approfondire la vicenda e scoprire che la donna faceva abitualmente prostituire i figli mettendoli a disposizione degli arrestati in cambio di denaro.

Ieri oltre alla quarantatreenne, sono stati ascoltati dai magistrati anche il carabiniere di 41 anni Mario Schiavone e il consuocero dell’indagata di 46 anni. Tutti hanno respinto le accuse.

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