Centinaia di persone si sono radunate, ieri, in piazza Mazzini per la manifestazione “Misterbianco non ci sta”, indetta dall’opposizione alla giunta Di Guardo dopo l’arresto del vicesindaco Carmelo Santapaola.

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“Misterbianco è una casa di vetro e Santapaola è un bravu carusu”: il sindaco Di Guardo attacca e non si dimette.

Dal palco il leader dell’opposizione, il consigliere comunale Marco Corsaro, ha chiamato la città alla mobilitazione. “Davanti alla possibile vergogna nazionale dello scioglimento, chiediamo al sindaco Di Guardo di dimettersi – ha incalzato Corsaro – e rivolgiamo alla città e a tutte le forze politiche, di ogni estrazione, un appello alla responsabilità”.

Nino Di Guardo ha però già annunciato di non voler andare a casa: “Manifestare è doveroso, abbiamo sentito bugie e mistificazioni, manifestare è doveroso. In questo modo, con una reazione scomposta e medievale – ha attaccato Corsaro, capogruppo di Guardiamo Avanti – il sindaco ha messo Misterbianco in pericolo. Anziché mandare avanti un’amministrazione fallita, servirebbe un atto d’amore per la città, le dimissioni, evitando la scempio dello scioglimento per mafia e ridando la parola al voto popolare”.

Questa sera si terrà il consiglio comunale straordinario sul tema, voluto congiuntamente da Guardiamo Avanti e Movimento 5 stelle. “Anche in aula – ha aggiunto Corsaro – pretenderemo a gran voce le dimissioni del sindaco Di Guardo, unica via per salvare Misterbianco dal fallimento”.

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