“È necessario che il regolamento sul funzionamento dell’Irca, l’ente che dovrà accorpare Crias ed Ircac, garantisca l’efficace erogazione del credito agevolato in Sicilia e soprattutto l’abbattimento dei costi di gestione dell’Istituto che saranno a carico delle imprese cooperative e artigiane. Ci sembra che la versione attuale del regolamento non colga appieno queste priorità e per questo chiediamo un incontro urgente al Governo. Lo facciamo con spirito costruttivo e con la stessa esigenza di fare in fretta che ha manifestato il presidente Musumeci. Bisogna fare in fretta ma bisogna fare anche bene”.
È questa la richiesta che viene dal mondo artigiano e cooperativo che si è riunito oggi a Palermo alla presenza di Casartigiani, Confartigianato, Cna, Claai, Confcooperative e Legacoop.
“Il nuovo istituto nasce con l’obiettivo di una maggiore efficienza, cioè di un minor costo e una maggiore capacità di risposta alle imprese artigiane e cooperative della nostra regione. Il regolamento deve cogliere questa missione. Le previsioni del regolamento su diversi argomenti, in primis personale e governance, ma non solo, richiedono una riflessione nel merito che ad oggi non è stata resa possibile nonostante la disponibilità da noi dichiarata a più riprese”.
“Ribadiamo quindi al governo regionale e alle Commissioni Parlamentari competenti l’invito ad un confronto – continuano – La discussione sull’Irca non può essere limitata ai tecnicismi relativi all’accorpamento tra Crias ed Ircac, una procedura che risulterà sterile e priva di significato se non accompagnata da strategie e piani capaci di introdurre novità utili alle imprese e all’economia della nostra regione. E il regolamento in tal senso non può non tenere conto di un disegno, almeno di massima, di ciò che dovrà regolare. Un disegno che ad oggi non c’è e se c’è non si vede. Abbiamo idee e proposte che possono essere utili ad accelerare l’iter dandogli il contenuto necessario a raggiungere gli obiettivi che il governo e il parlamento hanno evidenziato con l’approvazione dell’articolo 1 della legge 10/2018.
Si avvii quindi al più presto il confronto nel merito. Con una premessa: bisogna evitare di bloccare le attività di Ircac e Crias fin quando non sarà operativo Irca. Si progetti insomma bene Ircac, ci si assicuri della sua capacità di risposta, prima di smantellare l’attuale sistema di Ircac e Crias che ha ripreso a funzionare garantendo nel solo 2018 oltre 80 milioni di investimenti a favore di artigiani e cooperative come ha sottolineato il presidente Musumeci nel corso della presentazione dei risultati del primo anno del suo governo. Artigiani e cooperative che danno occupazione a tanti siciliani e contribuiscono ogni giorno, in silenzio, a creare sviluppo in un contesto già difficile. Sono loro, con i loro bisogni, che devono essere al centro del dibattito sull’accorpamento di Crias ed Ircac, non le procedure tecniche che perdono significato se sganciate dagli obiettivi che le sottendono”.