Dopo la vittoria di mercoledì contro il Francavilla, il Catania ha preferito tacere forse perchè i fischi del Massimino avevano già parlato per tutti. Il giudizio del pubblico è sacro e inappellabile. I fischi, poi, sono una manifestazione di affetto e amore incondizionato per una squadra che non sta rendendo come avrebbe dovuto.

Della gara di mercoledì rimangono i tre punti, fondamentali, e un secondo tempo discreto, ma ancora non ai livelli di gioco e personalità che questo organico potrebbe fornire. Il Catania di Sottil è ancora un’incompiuta, sotto diversi aspetti, ma proprio per questo motivo c’è ampia possibilità di crescita, soprattutto dopo che il mercato di gennaio avrà portato i rinforzi che servono al salto di qualità. Lo Monaco, in questo senso, è stato molto chiaro affermando che il Catania, al termine della stagione, arriverà primo in classifica.

L’augurio di tutti è che l’ad abbia ragione anche perchè sembra definitivamente tramontata l’ipotesi delle 7 promozioni dalla C alla B. Dovesse andare bene le promozioni saranno 5 perchè la cadetteria, nella prossima stagione, sarà composta da 20 squadre. Resta ancora incerta la provenienza della ventesima: arriverà dalla B con una retrocessione in meno o salirà dalla Lega Pro con una promozione in più. Nelle prossime settimane si saprà qualcosa in più. E’ certo, però, che il Catania il campionato deve provare a vincerlo per non dover finire, come nella passata stagione, nella roulette dei playoff.

Imprescindibile un cambio di marcia: nel gioco e nei risultati, sperando che la Juve Stabia inciampi in qualche partita lasciando qualche punto per strada. Intanto per il Catania arriva l’ostacolo Sicula Leonzio, altro avversario malandato che arriva al derby fresco fresco di un cambio allenatore: Torrente è stato scelto per sostituire Paolo Bianco dopo il brevissimo interregno di Pierpaolo Alderisi.

foto calciocatania.it

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