Se Rieti – Catania fosse finita 0 a 0, le polemiche avrebbero infiammato il post gara e i giorni seguenti. Fortunatamente, però, almeno per il Catania Luca Calapai, a 10 dalla fine, si è inventato un gran gol che ha regalato i 3 punti ai rossazzurri e cancellato, è proprio il caso di dirlo, 2 clamorosi errori dell’arbitro.

Uno nel primo tempo quando è stato annullato un gol, apparso regolare, di Curiale; un altro nella ripresa quando non è stato assegnato un calcio di rigore per un palese fallo di mano in area. Detto questo, il Catania che ha forse trovato la quadra giocando ancora con il 4-3-3, si deve anche ritenere fortunato, perchè i laziali, sempre nel secondo tempo, hanno colpito una clamorosa traversa.

Catania fortunato e, per una volta, ripagato. Si perchè i rossazzurri hanno giocato una buona partita, creando azioni pericolose grazie soprattutto ad un Manneh, almeno nel primo tempo, in stato di grazia. Il gol, però, non è arrivato: per gli errori arbitrali e per l’imprecisione degli attaccanti. La squadra di Sottil è stata brava a non innervosirsi e ad attaccare a testa bassa fino alla fine. La conclusione dalla distanza di Calapai (secondo gol consecutivo per il difensore ) è la giusta conclusione di un match che il Catania doveva vincere a tutti i costi per proseguire la rincorsa sulla Juve Stabia e rosicchiare qualche punto ai capo classifica.

La strada sembra quella giusta ed è lecito chiedersi perché solo ora Sottil abbia pensato e scelto il 4-3-3.

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