Librino, lo storico quartiere di Catania nato da un idea dell’ ingegnere giapponese  Kenzō Tange, che in origine doveva essere un progetto-modello, è stato poi abbandonato a se stesso. Oggi, grazie all’impegno dei cittadini che reagiscono all’indifferenza delle istituzioni, lentamente sta ritrovando un nuovo modo di essere, cullando sogni e speranze per le nuove generazioni.

Dal 1997 una delle realtà più attive è la Catania Ring, ospitata all’interno Palanitta. Il maestro Aroldo Donini, anima della società sportiva, durante i suoi 25 anni di attività ha cresciuto numerosi campioni così come Leonardo Bajrami (4 tricolori), Lucia Ayari (medaglia d’argento agli Europei), Vincenzo Spampinato, Simone Augusto Buremi, Claudio Kraiem detentore del titolo di campione italiano disputato in occasione del 2° Memorial Giuseppe D’urso.

Il segreto del maestro Aroldo? Stare vicino ai giovani. Per la famiglia della Catania Ring (Donini è supportato dal presidente Messina Grazia, dagli istruttori Antonino Maccarone, Giacomo Raia, Adriana Donini e da chi per passione e amicizia offre il proprio contributo) considerando il contesto dove si opera, di certo non uno dei più facili, anticipare i ragazzi, bloccarli prima di essere predati da chi di certo non vuole il loro bene, ma vuole indirizzarli su percorsi sbagliati, è la migliore tecnica:

avvicinarli allo sport, dare ai giovani l’opportunità di apprendere i valori della Nobile Arte, quelli della lealtà, della determinazione, del rispetto per l’avversario, per il prossimo, dell’orgoglio di essere esempio di correttezza e dignità, evitando così di rimanere invischiati nella parte meno sana della società.

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