“La Natività nel secolo dei Lumi”, presentato il concerto nella Badia di Sant’Agata dalla SìBarO’ Orchestra diretta da Angelo Litrico. Fili musicali avvolti nel racconto evangelico hanno connotato l’atmosfera tenera e sentimentale della “Pastorale per la Notte di Natale” di Johann David Heinichen. Eseguito anche il “Concerto grosso in sol minore fatto per la Notte di Natale” di Arcangelo Corelli (1653-1713) il cui ultimo tempo – Pastorale – esprime appieno lo spirito del genere musicale usato per le musiche liturgiche dell’Avvento, quando entrano in scena nel racconto evangelico i pastori e la grotta di Betlemme.

Per tradurre in sonorità la Sacra scrittura, i compositori barocchi usarono il ritmo di sei ottavi e l’accompagnamento a bordone, che evoca il suono delle zampogne. L’orchestra SìBarO riproponendo ai nostri giorni questa cultura musicale, ha fatto risuonare echi di melodie tradizionali e popolari ispirate alla vita dei pastori, che esprimono lo spirito del Natale.

Nel programma dell’ultimo appuntamento di “Catania musica antiqua festival” una cantata profana, cioè la meravigliosa aria “Che si può fare” di Barbara Strozzi (1619-1677) eseguita in modo singolare dal soprano Annamaria Pennisi, a cui è stata anche affidata di Johann Sebastian Bach (1685-1750) la cantata “Süsser Trost, mein Jesus Kömmt”(“Dolce consolazione, il mio Gesù sta arrivando”). La Sonata IX in la minore, di Alessandro Scarlatti (1660-1725) ha messo in luce le capacità esecutive di una giovane promessa del flauto dolce, Anna Barbagallo, allieva di Piero Cartosio al Conservatorio di Palermo. Altri brani musicali e, in particolare un Trio di Johann Joachim Quantz (1697-1773) in cui sono preminenti le sonorità del traversiere – strumento musicale diffuso un tempo in ambito europeo e con caratteristiche stilistiche tutte da riscoprire – hanno permesso di riascoltare la pratica esecutiva del XVII e XVIII secolo.

Il concerto si è concluso con brani tratti dal “Laudate pueri Dominum” di Antonio Vivaldi (1678-1741): ascoltando questa composizione, cattedrale di suoni ascendenti e trionfanti, è stato inevitabile alzare lo sguardo verso l’alto e immaginare, dietro le gelosie realizzate in lamiera traforata, le suore benedettine che un tempo si affacciavano all’interno della badia senza esser viste. Se si potesse dare un colore ai suoni si potrebbe dire che il concerto “La Natività nel secolo dei Lumi”, organizzato dal Collegium Musicum Catania, è stato bianco ed oro, tinte preminenti nell’architettura della badia di Sant’Agata, e colori simbolo di purezza e preziosità musicale. I musicisti, che si sono esibiti sono: Dario Militano, Clelia Lavenia, Iryna Viktarouskaja ai violini, Salvatore Randazzo alla viola, Sun ah Choi al violoncello, Lamberto Nigro al contrabbasso, Rosaria Politi al cembalo, Anna Spoto ed Enrico Luca al traversiere, Anna Barbagallo al flauto dolce.

 

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