Aereo che va, aereo che viene tra decollo ed atterraggio l’aeroporto di Catania quest’anno ha visto correre qua e là, spesso con le valigie al seguito, ben  9.933.318 passeggeri.

C’è chi li adora gli aeroporti, chi rimane ammaliato dalla loro atmosfera, chi è felice di partire, chi è felice di tornare tra abbracci e commozione. Spesso, quello slargo delle partenze è teatro di scene di agonia e distacco. C’è chi piange in fila al Gate n°8. Eppure gli aeroporti rimangono il posto ideale per scrutare le persone e nell’aria vi è sempre il sentore, quella sensazione che anticipa che qualcosa di magico stia per accadere.

E  indubbiamente l’aeroporto di Catania, che si conferma il primo scalo del Sud Italia, di abbracci, corse scellerate, pianti e lacrime ne ha viste interminabili. Lo scalo di Fontanarossa rappresenta il quinto in assoluto a livello nazionale, precedendo  quello di Milano Linate.

Che l’aerostazione sia tra le più trafficate lo confermano i dati della Sac, che parlano di una crescita del +8,91% rispetto all’anno precedente. Sarebbero 3.449.695 i passeggeri internazionali (1.723.305 in arrivo e 1.726.390 in partenza). Mentre dei quasi  3.500.000, 3.179.070 sono provenienti o diretti verso paesi Ue (+17,35%), e 270.625 extra UE (+25,06%). Con il 4,15% in più, crescerebbe anche il segmento dei passeggeri nazionali.

“I dati registrati nel 2018 confermano un trend di crescita sotto ogni punto di vista. L’avvio di nuove tratte, il numero di passeggeri crescente, sia nazionali che internazionali – afferma la presidente della Sac, Daniela Baglieri – rendono la Sicilia ancora più centrale nel Mediterraneo e in Europa. Tutti risultati importanti che dobbiamo anche a coloro che operano all’interno dello scalo e agli utenti che ci stimolano a migliorare costantemente”

 

 

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