Nel 2003 si sono conosciuti e hanno iniziato una relazione che li ha portati alla convivenza. Tutto inizialmente sembrava sereno, normale. Ma presto quella serenità apparente si è trasformata in un inferno. Lui era violento e geloso.

Giorno dopo giorno, insulti, schiaffi, pugni e minacce alla compagna. “Stai lontano da me altrimenti ti ammazzo”. Anni di angoscia, sottomissione e paura fino alla denuncia che ha fatto scattare l’arresto di T.M. di 35 anni.

La coppia ha due figli di 10 e 11 anni ma la donna ne aveva già una da un precedente matrimonio. Ed è stata proprio l’aggressività dell’uomo manifestata anche contro la ragazzina a darle coraggio facendole raccontare tutto ai carabinieri.

“Sei una poco di buono”, così avrebbe apostrofato la ragazza diciassettenne, solo perché aveva una relazione con un suo coetaneo. E per lo stesso motivo, l’uomo l’avrebbe picchiata con la cinghia dei pantaloni per poi afferrare un coltello e minacciare la compagna che era intervenuta per difendere la figlia. Ma non solo…

A tentare di placare la violenza del padre sarebbe stato anche il ragazzino di 10 anni che per tutta risposta avrebbe ricevuto un calcio alla spalla, cadendo a terra.

Vedendo tutto questo, la donna si è allontanata da casa insieme con i figli ed è andata a vivere a casa di amici.

È grazie alla denuncia che è stata avviata l’attività investigativa che ha portato la procura di Catania a disporre l’arresto dell’uomo che è ai domiciliari e deve rispondere di maltrattamenti contro familiari e lesioni personali aggravate.

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