“LONTANO DA QUI”, scritto così, a caratteri cubitali.

Una denuncia. Una sentenza.

E’ uno dei post-it scritti dagli studenti della quarta classe del Liceo Classico Nicola Spedalieri nell’ambito delle iniziative organizzate con l’Asaec, l’Associazione Antiestorsione di Catania.

I ragazzi del liceo catanese sono stati invitati a scrivere su alcuni post-it le risposte alle domande, ispirate dal tema della cittadinanza attiva, dei rappresentanti dell’associazione: cosa vi piace della vostra città? Cosa non vi piace e che cosa fareste per modificare ciò che non vi piace? Come vi immaginate il vostro futuro?

Per nulla scontate, le reazioni degli studenti. Che dovrebbero fare seriamente riflettere chi amministra la città, la politica, i rappresentanti delle varie istituzioni che dovrebbero dare il buon esempio e garantire un futuro ai giovani. Perché l’amarezza e la delusione sono palpabili, urlano da quei foglietti gialli.

“Vorrei un lavoro gratificante, che mi permetta di fare qualcosa  di importante, lontano da qui, perché in Italia non penso ci sia modo di fare ciò che voglio”, scrive uno studente. Fuori dall’Italia, molti immaginano un futuro via da qui, non perché lo desiderino ma per il timore di restare disoccupati, di non potere realizzare il sogno di una famiglia, così come si legge su altri biglietto: “Vorrei ritrovarmi tra 10 anni con una famiglia e un lavoro stabile, sperando di non spostarmi da Catania” e “Mi immagino fuori dall’Italia, una famiglia con 2 bambini, lavorando come oculista in ospedale”. “Non mi piace il comportamento delle persone, l’ignoranza, l’inciviltà”, “La decadenza delle strutture” e “Il poco rispetto per l’ambiente. Vieterei l’uso di plastiche monouso e obbligherei la raccolta differenziata efficiente”, con “efficiente” sottolineato, scrivono altri.

Sono soltanto alcuni, che sintetizzano lo stato d’animo. Sono appunti per chi dovrebbe agire per una società in cui non si debba essere costretti a vivere di speranza, in cui i giovani non dovrebbero sentirsi già precari, a rischio, disillusi, delusi, timorosi.

Il progetto dell’Asaec si svilupperà in diverse tappe attraverso le quali i ragazzi svilupperanno nozioni circa il funzionamento delle istituzioni e delle forme e potenzialità della cittadinanza attiva.

Tra le tappe di questo percorso vi sarà la visita al Palazzo di Giustizia e la partecipazione ad un processo nel quale l’associazione è costituita parte civile, la scoperta di Librino tra la Porta della Bellezza ed il Cantico delle Creature con il mecenate Antonio Presti, la conoscenza, attraverso testimonianze, di alcune delle associazioni più attive nel tessuto sociale catanese e, per concludere, una gita di istruzione tra le Istituzioni della Repubblica a Roma.

 

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