I finanzieri ed i carabinieri di Trapani hanno arrestato, in esecuzione del provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari dal Gip di Marsala, i gioiellieri Tommaso Geraci, 64nni, e il figlio Antonino, 36 anni, indagati per riciclaggio e impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita oltre che per false fatturazioni con conseguente evasione delle tasse.

Ai due indagati, che sono di Castelvetrano, sono stati sequestrati anche beni. Le indagini dei militari, coordinati dalla Procura di Marsala – dice una nota degli investigatori – hanno permesso di svelare l’esistenza di una diffusa e penetrante attività illecita, volta al riciclaggio e al reimpiego di notevoli quantità di oro di provenienza illecita. Sono indagate anche altre 13 persone.

Secondo l’accusa l’oro veniva poi rivenduto dai Geraci ad ignare fonderie che pagavano il metallo prezioso in base alla quotazione giornaliera. “I due gioiellieri – affermano gli investigatori – potevano così godere di ingenti somme (centinaia di migliaia di euro) di denaro ripulito“. Inoltre, sempre secondo l’accusa “l’ammontare delle citate fatture per operazioni inesistenti era stato sottratto dagli indagati dalle casse sociali della società Gia srl, per effettuare i pagamenti delle fatture false. Il denaro però veniva restituito direttamente, da chi aveva consapevolmente emesso la fattura per operazioni inesistenti, agli stessi Geraci, che se ne appropriavano senza riversarlo nelle casse sociali, nascondendolo al fisco”.

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