Hanno visto un bagliore, il bagliore di una fiammata da un’ala. Eppoi sono stati investiti da una intensa puzza di bruciato.

Attimi di puro terrore, quelli vissuti dall’equipaggio dell’ Airbus A320 dell’Air France decollato oggi pomeriggio, alle 17.52, dall’aeroporto di Catania e che avrebbe dovuto lasciarsi alle spalle il maltempo che si è abbattuto sul territorio etneo per raggiungere Parigi.

L’aereo 10 minuti dopo il decollo è stato costretto al rientro d’emergenza perché colpito da un fulmine. Scene di panico fra i circa 160 passeggeri che all’improvviso hanno visto piombarsi addosso le maschere per l’ossigeno.

Il personale a bordo, però, ha mantenuto i nervi saldi e ha rasserenato gli animi, garantendo che l’aereo sarebbe riuscito a riatterrare indenne a Fontanarossa. E così è stato.

Uno dei piloti che si era accorto della fiammata è stato intontito da una schicchera, da un suono improvviso e particolarmente forte riprodotto nella cuffia a causa della violenta scarica elettrica sprigionata dal fulmine.

Per questo è stato necessario soccorrerlo con un’ambulanza che ha raggiunto sotto bordo il velivolo subito dopo l’atterraggio. L’aereo non ha più ripreso il volo.

I fulmini colpiscono regolarmente ogni aeroplano, una volta l’anno circa (o ogni 1000 ore di volo). Ma raramente causano incidenti. Il motivo principale è che gli aeroplani hanno una struttura metallica, cioè conduttrice di elettricità: la corrente scorre sulla superficie della fusoliera e non raggiunge l’interno, proseguendo la sua corsa nel vuoto.

Quanto avvenuto oggi pomeriggio nel cielo di Catania, quindi, può considerarsi un caso eccezionale, che, fortunatamente, non ha avuto tragiche conseguenze.

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