E’ evidente che l’apprezzabile tentativo di Pietro Lo Monaco di distogliere l’attenzione dalle difficoltà della squadra, purtroppo non è servito. Le sue parole che hanno provato a dare una sferzata all’ambiente, evidentemente sono arrivate a tutti meno che ai giocatori che a Viterbo hanno sfornato una prestazione difficile da commentare anche con le migliori intenzioni.

Sottil aveva ammesso come la sua squadre avesse qualche difficoltà nell’affrontare le gare in trasferta, ma una partita così nessuno la aspettava. Catania da encefalogramma piatto, fin dai primi minuti. Catania colpito subito in avvio da Polidori, con la difesa rossoazzurra a guardare. A differenza di quanto avvenuto contro la Paganese, però, la reazione non c’è stata. Anzi. Sono stati i padroni di casa a rendersi più volte pericolosi, fino al raddoppio su calcio di rigore. Fallo di Aya in area e penalty realizzato da Polidori.

Nella ripresa inutile il tentativo di un confuso Sottil di mischiare le carte inserendo Sarno, Brodic e Curiale. Catania imbottito da attaccanti, ma quasi mai pericoloso se non con uno spunto di Sarno e un tiro di Brodic a 2 minuti dalla fine. Troppo poco, se nel mezzo c’è anche il palo di Baldassin a Pisseri battuto. Un pizzico di fortuna evita al Catania un 3 a 0 che sarebbe stato davvero umiliante.

Difficile prevedere cosa avverrà adesso: i tifosi chiedono la testa di Sottil che, a dir il vero, sembra aver perso il controllo della squadra e dei suoi uomini chiave. Rimanendo in tema, Lodi è stato nuovamente schierato da mediano e la sua prova non è stata all’altezza delle sue potenzialità.

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