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Negli incartamenti legislativi risultava un semplice dipendente, ma di fatto era il titolare esclusivo di un centro estetico di Tremestieri Etneo “NAILS XPRESS ITALIA s.a.s. di B.V. & C.”, centro che aveva intestato a dei prestanome per eludere la legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale. Indagato MOTTA Antonio Alfio Giuseppe, classe 1964, uomo d’onore di Cosa nostra e i 4 presunti prestanome da lui prescelti: B.V., M.M.O., M.R.G.A. e M.V.M tutti accusati  di trasferimento di valori.

Avrebbero  trasferito in maniera fraudolenta denaro con il solo scopo di eludere le misure di prevenzione patrimoniale emesse nei confronti di Motta, pregiudicato condannato più volte per associazione mafiosa, legato ai clan Santapaola – Ercolano, e sottoposto a misure di prevenzione personale perchè “noto per le sue capacità imprenditoriali e per riciclare i proventi delle attività delittuose della cosca”.

Le indagini della squadra mobile della Questura di Catania hanno portato al sequestro preventivo di quote societarie, beni aziendali mobili, immobili e mobili registrati nonché conti correnti del centro estetico.

Ad insospettire le forze dell’ ordine i movimenti dell’uomo già condannato ad espiare  la pena di un anno di reclusione per associazione per delinquere di stampo mafioso e la misura di sicurezza della libertà vigilata per un ulteriore anno. Nel corso di approfondimento patrimoniali a suo carico  è balzato subito agli occhi  che  il pregiudicato terminato il periodo di  libertà vigilata, avesse avviato una serie di trasferimenti di quote societarie tutti riconducibili ad un’unica impresa, un centro estetico ovvero  la società Nail express.

 

 

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