Prosegue  la situazione di stallo per i lavoratori del punto vendita “Metro Italia cash and carry” di Misterbianco. Nei giorni del 25 e 26 marzo si è tenuto un incontro nazionale tra l’azienda e le delegazioni nazionali e territoriali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Al centro del confronto il rinnovo del contratto integrativo nella multinazionale. Un “faccia a faccia” che non ha prodotto risultati, vista la rigidità tenuta dai rappresentanti di “Metro Italia”, che, secondo le sigle sindacali hanno risposto con “proposte di  aumenti di orario di lavoro, totale flessibilità, un misero premio di produzione e una totale discrezionalità dell’organizzazione di lavoro”, alla “richiesta di strumenti concertativi di conciliazione vita/lavoro, maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro e organizzazione del lavoro indirizzata alla riduzione dello stress correlato al lavoro e una maggiore redistribuzione dei profitti verso i dipendenti (I ispremio di produzione)”. 

Una situazione che si riflette anche sul destino dei lavoratori di Misterbianco, così commentata dal Segretario Generale Filcams Cgil Catania, Davide Foti e Giuseppe Grillo funzionario Filcams Cgil Metro: “Riteniamo inaccettabile e grave la rottura del tavolo negoziale da parte della Metro, un’ azienda di grande importanza in tutto il territorio nazionale e in quello catanese. Il sito di Misterbianco,  dopo anni di sacrificio dei 76 lavoratori (che qualche anno fa erano 126)  alle prese con cassa integrazione ed esodi incentivati, con questo mancato rinnovo del contratto integrativo vedrà i dipendenti ancora più penalizzati.  La risposta che daremo a Metro sarà dura, a partire dallo sciopero nazionale del 19 aprile che, ne siamo sicuri, smuoverà le posizioni e le coscienze di un managemant nazionale miope e impreparato. La Filcams Cgil non cederà al baratto dei diritti per pochi spiccioli, la dignità ed il lavoro sono imprescindibili in una società oramai priva di qualunque tipo di ideali“.

Foto da: blogsicilia.it

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