Rappresenta le Istituzioni di Catania, ma ringrazia Matteo Salvini.

E’ assessore del Comune di Catania, ma il suo pensiero corre solo a Matteo Salvini.

Certo, è un leghista, il primo assessore leghista della storia politica della Sicilia, ma dimentica che non è stipendiato dai cittadini per fare propaganda elettorale, o per lusingare il suo leader politico, sfruttando il sudore, l’impegno, le difficoltà di chi combatte in prima linea contro la mafia, contro la criminalità per i catanesi onesti.

Fabio Cantarella, assessore alle Politiche Ambientali (di una città invasa dai rifiuti…), poche ore dopo l’operazione della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura di Catania, che ha permesso l’arresto di 24 mafiosi

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“A distanza di ore due importantissime operazioni delle forze dell’ordine in Sicilia orientale. Un blitz antimafia tra Enna e Catania che ha portato a 21 arresti per per associazione di stampo mafioso, omicidio ed estorsione e lo smantellamento della più grande piazza di spaccio dell’interland etneo. Facciamo piazza pulita, grazie ministro Matteo Salvini! #dalleparoleaifatti”.

“Grazie ministro Matteo Salvini!”, scrive, col punto esclamativo. E aggiunge l’hashtag #dalleparoleaifatti.

Nessun accenno a Carmelo Zuccaro, capo della Procura di Catania, ad Antonio Salvago, capo della Squadra Mobile di Catania, agli agenti, al pool della Procura, a chi ha permesso il blitz riuscendo a installare le videocamere che hanno documentato l’attività dei criminali.

E dire che un membro della Giunta, oltre alla sensibilità per quel che avviene nella città che rappresenta, dovrebbe essere consapevole delle problematiche che rendono il lavoro delle forze dell’ordine ancor più ostico.

Quelle che abbiamo più volte messo in rilievo. Ecco un sunto.

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Ma per Cantarella, il merito è del suo leader, del quale ancora si attende, in realtà, un intervento legislativo serio, efficace, per non rendere vano il lavoro delle forze dell’ordine, per fare sentire veramente tutelati i cittadini che credono nella legalità, per fare della legalità, coi fatti e con gli esempi, davvero la priorità. Siamo nell’epoca del preoccupante aumento dei casi di suicidi di poliziotti, carabinieri, finanzieri; delle voci sempre più fuori dal coro di quelli che pretendono rispetto per la divisa che indossano perchè credono davvero nella missione sposata; dei commercianti, degli imprenditori, dei cittadini stufi di chi si fa eleggere eppoi appare scollato dalla realtà che dovrebbe contribuire a migliorare.

Un rappresentante delle Istituzioni di Catania deve ringraziare chi lotta a Catania, per Catania; non deve chiudere occhio pensando all’impegno che ha voluto assumersi e che nessuno gli ha imposto; deve fare capire ai giovani ed a chi paga le tasse che il compito di un assessore non dovrebbe essere coltivare il proprio orticello con la fatica degli altri, ma faticare con gli altri e, se ha voglia di esternare, apprezzare il lavoro degli altri.

Punto.

 

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