Poche emozioni, apatia generale e ritmi blandi. Il primo ed unico sussulto, al “Fanuzzi” di Francavilla, arriva oltre il novantesimo ed è quello decisivo. All’ultimo giro di lancette dei tre minuti di recupero Sarao regala la vittoria alla Virtus Francavilla e punisce un Catania che, ad un certo punto, sembrava anche accontentarsi del pareggio. Forse, sbagliando. Quattordici punti in classifica separavano il Catania e la Virtus Francavilla ma, in campo, questo non ha prodotto alcuna differenza.

Sin da subito la partita si è mostrata molto equilibrata e, forse proprio per questo, povera di occasioni. Le due formazioni schierate a specchio con il 3-5-2 si sono annullate e non hanno mostrato spunti di gioco degni di nota. Nel finale della prima frazione, per il Catania, un segnale prova a darlo Curiale con un tiro al volo che finisce di poco sopra la traversa.

Nella ripresa la squadra padrona di casa, per alcuni minuti, subisce l’insistenza del pressing rossazzurro, che però di concreto non produce nulla. Ci prova Aya, di testa, ma Nordi è attento. Da quel momento Novellino prova a mischiare le carte con gli ingressi di Di Piazza, Sarno e Rizzo, lasciando fuori tutte le giovani promesse che appena una settimana fa, lo stesso allenatore, aveva lanciato in campo.

Dal 70esimo il calo fisico del Catania è sotto gli occhi di tutti, i rossazzurri iniziano a soffrire chiusi nella loro trequarti. La manovra continua ad essere lenta e prevedibile. Non insistono gli uomini di Novellino e si adagiano al pareggio. Risultato, questo, che fino a pochi attimi dalla fine sembrava scontato e anche giusto. Al fotofinish, in maniera del tutto inaspettata, il Catania inciampa e si trova suo malgrado a subire la nona sconfitta stagionale. Una casella troppo ricca di brutte cadute per una squadra destinata, solo qualche mese fa, a vincere il campionato.

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