Il giusto mix tra esperienza e maturità nel primo tempo. Di determinazione e di ingenuità nel secondo. Insomma, una squadra che, prima della delusione del 90esimo, ha quasi convinto. Contro la Cavese il Catania scende in campo con il 4-3-3 e trova continuità in avanti con Llama e Sarno, oltre a Di Piazza. A centrocampo Lodi, Biagianti e Bucolo fanno, in tre, 100 anni di equilibrio.

Otto minuti, sul cronometro, bastano al catanese Rosario Bucolo per portare il Catania in vantaggio con un gran gol di sinistro. Per il numero 21 rossazzurro si tratta del primo gol in carriera con la squadra della sua città. L’esultanza con il bacio alla maglia ne è testimonianza di attaccamento. Allo svantaggio subito la Cavese prova a reagire. Chiude il Catania nella propria metà campo e riparte in velocità sfruttando le giocate sugli esterni. La formazione di Modica si rende pericolosa con diverse conclusioni che però non vanificano il buon lavoro della linea difensiva del Catania.

Il secondo tempo ricomincia con un buon ritmo di gara, da una parte e dell’altra. Il Catania però è pimpante e solo dopo cinque minuti riesce ad essere anche cinico. Dopo mesi e mesi di astinenza Sarno torna al gol, anche per lui il primo in rossazzurro, e regala il raddoppio al Catania. Non ci sta a perdere la Cavese e a venti minuti dalla fine accorcia le distanze. Gli uomini di Novellino provano a contenere i tentativi sempre più insistenti della squadra di casa che però proprio all’ultimo giro di lancette trova il gol del pareggio su rigore, per un fallo commesso da capitan Biagianti.

Due volte passato in vantaggio, due volte rimontato. Questo Catania si fa male da solo e perde la concreta opportunità di mettere in cassaforte il terzo posto. Nonostante la sconfitta a Siracusa, il Catanzaro che deve disputare due partite ha ancora, grazie al vantaggio degli scontri diretti, la possibilità di far suo il terzo posto tanto difeso dai rossazzurri. Insomma, domenica prossima al Massimino non resta che dare tutto nell’ultima partita prima dei play-off.

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