Abbiamo appreso del dibattito politico nato in questi giorni  riguardante la destinazione dei presidi ospedalieri dismessi, una ipotesi che il Prefetto di Catania aveva preannunciato al Siap durante l’incontro del  1 marzo scorso, a cui avevamo consegnato un documento in cui si elencavano le priorità della Polizia catanese, e proprio in quell’occasione si apprendeva di questa disponibilità data dal Presidente della Regione, che ora dice tutt’altro, di un assegnazione a Polizia,  Carabinieri e Guardia di Finanza. Già allora avevamo espresso perplessità riguardo questa soluzione per una città metropolitana quale è Catania che ha messo in campo un progetto da 100 mln di euro per la costruzione di un polifunzionale a Librino, costruzione mai fatta, seguita dall’annuncio della realizzazione della Questura al viale Martiri della Libertà e adesso spuntano anche gli ospedali  quali ”rifugio” dei poliziotti, senza dimenticare l’interporto alla zona industriale e la scuola Recupero ecc.. Una politica che ancora oggi dimostra una non programmazione e idee poco chiare di come gestire la Sicurezza cittadina, incline a lanciare solo annunci politici circa  la destinazione di aree vastissime, storiche e in punti nevralgici della città catanese. Insomma, tre proposte diverse come è giusto che sia, ma poi nessuna decisione o come in questo caso una soluzione per evitare l’immancabile scempio delle infrastrutture.  Ci chiediamo: ma come è possibile che se ne parla  solo ora delle destinazioni di queste strutture quando è risaputo la loro dismissione da anni? Quindi ancor prima del progetto “Cittadella della Polizia”! In considerazione, che si parla di forze dell’ordine come “portinai utili ad evitare il vandalismo” di queste strutture che inevitabilmente saranno obiettivi di malintenzionati o di senza tetto, ecco trovata la soluzione. Ricordiamo che  le strutture  di proprietà ex provincia e/o regionali,  hanno necessità di essere ristrutturate, adeguate e  mantenute a norma e l’assegnazione alle  Forze dell’Ordine non deve essere una soluzione di “sanatoria” per evitare gli interventi dovuti. Infatti, come accade oggi  la maggior parte delle strutture in uso alle Forze dell’ordine sono fuori norma sulla sicurezza dei luoghi di lavoro ( d’altronde chi controlla i controllori) e la città metropolitana, la Regione  o la sanità non ha un centesimo per adeguarle, né si potrà pretendere che il Ministero dell’Interno possa sanare tutti i “ruderi” di Catania.  Noi del Siap,  siamo contrari all’accomodamento dei poliziotti in strutture vecchie, fatiscenti e senza una programmazione di lavoro concreta e,  soprattutto,  ci aspettiamo dalla politica un progetto concreto di unificazione delle Forze dell’Ordine in un unico polo che permetterebbe un risparmio di soldi, mezzi e uomini da destinare alla sicurezza del cittadino e non a “vigilare” le strutture dismesse o a riempire di soldi i privati tra l’altro inadempienti.

NB: Polizia di Stato 10 caserme di cui due della Provincia; Carabinieri 3 caserme;  Guardia di Finanza 2 caserme.

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