“Ricordiamo Enzo Tortora affinché la sua storia non vada nel dimenticatoio. A differenza delle nuove generazioni, io ebbi la fortuna di conoscerlo. Una persona nobile, eccezionale e di grandissima cultura al quale gli capito’ quello che gli capito’. Fu vittima di un caso di malagiustizia e ricordarlo oggi a trentuno anni dalla sua scomparsa vale anche per ricordare a tutti i magistrati di fare attenzione nell’esercizio della giurisdizione perché loro hanno un potere strabiliante mentre il povero cittadino no”.

Così l’avvocato Giuseppe Lipera, promotore del momento di riflessione e ricordo davanti il Palazzo di giustizia di Catania di Enzo Tortora nel trentunesimo anniversario della morte del noto presentatore e giornalista.

Per Lipera, ad Enzo Tortora, andrebbero “intitolate ad tutte le piazze o i piazzali antistanti i tribunali di tutta Italia affinché ogni magistrato, soprattutto i giovani che si informerebbero sulla sua figura e su cosa subi’ il noto presentatore ed essere da monito preoccupandosi e ricordando che nel processo che ha per le mani ci può magari essere imprigionata una creatura umana innocente”.

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