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Filippo Zuccaro, in arte Andrea Zeta, è a casa, con sua sorella Asia, che non ha smesso di sostenerlo, di difenderlo, di proteggerlo, che ha voluto immortalare così il riabbraccio al fratello;

è con la sua famiglia, quella dalla quale è stato separato per tre mesi perché rinchiuso nel carcere di Bicocca, accusato, insieme con il fratello Rosario (ancora detenuto) di controllare gli affari della cosca mafiosa dei Santapaola-Ercolano da quando il padre, Maurizio Zuccaro, è a scontare il 41 bis. E guarda su un canale privato il momento in cui viene annunciato il suo ritorno in libertà, si sentono gli applausi, le urla di gioia nel video pubblicato dalla sorella.

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Il noto cantante neomelodico catanese in una diretta Facebook ha ringraziato più volte “I magistrati che mi hanno dato la possibilità di riprendere la mia vita in mano, di tornare a cantare”. E’ visibilmente emozionato, la sua voce è sincera, è di chi se l’è vista brutta e adesso tira un enorme respiro di sollievo perché ha la possibilità di “Dimostrare che non appartengo a quella vita. Non sono un mafioso, non ho mai fatto del male a nessuno. Ho avuto la sfortuna di dire delle cavolate durante uno sfogo con mio padre anni fa. Mio padre sta pagando i conti con la giustizia, ma io ho un altro stile di vita, la mia famiglia mi ha dato la possibilità di essere quello che sono, tutto tranne che mafioso. Leggo ancora adesso di gente che mi augura di morire in carcere, che mi chiama mafioso di merda. Anche se non mi importa dei commenti negativi, chiedo di non essere condannato per frasi dette senza alcuno scopo reale. A chi non è mai capitato di sbagliare a parlare?”.

Ecco la diretta completa:

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una diretta voluta soprattutto per ringraziare i fan, i numerosissimi sostenitori che non lo hanno mai abbandonato.

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Quell’Andrea Zeta che quasi due mesi fa aveva scritto una drammatica lettera dal carcere, preda di uno scoramento condiviso anche per cercare di esorcizzarlo.

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Il ritorno sul palco probabilmente sarà a Modena, dove è già stato annunciato che lo attendono.

“Adesso sono stordito, confuso, non sono più bravo con le parole – ha concluso – datemi il tempo di recuperare la voce, di riprendermi. 3 mesi in carcere per me che non ho scelto quella vita sono stati molti. Ho fatto tanto per non caderci e sono felice di avere la possibilità di ricominciare”.

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