La matematica è l’alfabeto con il quale Dio ha scritto il mondo, per Pitagora filosofo greco antico e matematico nell’ arte dei numeri si celava il segreto del nostro mondo.

Eppure, a quanto pare, questo alfabeto matematico fatto di cifre e non di lettere non è poi così facilmente comprensibile e alla portata di tutti. Si dice “carta canta” e a fugare ogni dubbio sarebbero arrivati i dati Invalsi 2019, resi noti oggi alla Camera,  che mappano le conoscenze dei giovani del Belpaese.

E stando alle prime analisi, effettuate sul campione dei bambini delle classi elementari, tutti i bambini italici vantano buoni risultati nelle materie umanistiche mentre il bilancio proporzionale pende a favore del settentrione invece per la Matematica. La scienza esatta divide la penisola e i dati riportano valori più bassi della media nazionale in alcune regioni del Mezzogiorno quali Campania e Sardegna.

Un disamore per l’arte dei numeri che cresce proporzionalmente e diventa sempre più evidente nei gradi scolastici successivi. Nelle classi V della scuola primaria le differenze dei risultati medi crescono a dismisura con una polarizzazione degli esiti tra le regioni centro-settentrionali e quelle del Mezzogiorno.

In alcune regioni del Sud, in particolare Campania, Calabria, Sicilia, l’Istituto osserva un numero elevato di allievi con livelli di risultati molto bassi, soprattutto nelle discipline principali sviluppate all’interno della matematica: l’aritmetica, algebra, geometria.

Indubbiamente le nuove generazione del meridione non spiccano  per le doti matematiche ma indubbiamente sono sempre più anglofone. Rispetto al 2018 l’Invalsi riscontra un apprezzabile miglioramento soprattutto nella prova di ascolto (listening) della V primaria, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno. Secondo l’Istituto l’introduzione delle prove d’Inglese al termine del ciclo primario ha favorito una maggiore attenzione verso l’ascolto (listening) rispetto a quanto avveniva nel passato.

I dati riportano inoltre che in alcune regioni del Mezzogiorno (in particolare Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna) c’è un maggior numero di allievi con livelli di risultati molto bassi. Stando al report gli allievi dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado meridionali raggiungono, per il 20% del totale, risultati molto bassi anche in Italiano.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here