I carabinieri hanno eseguito a Falcone, in provincia di Messina, un’ordinanza di misure cautelari emessa dal Gip di Patti, su richiesta della Procura, nei confronti di 13 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, estorsione, furto, ricettazione, riciclaggio e danneggiamento di sistemi informatici. Si tratta di Salvatore Isgrò, 52 anni, Mario Gitto, 45, Filippo La Macchia, 42, Marco Schepis, 27, Angela Scarapaci, 51, Tommaso Pantè,49, Antonino Currò, 46, Massimo Cuttone, 24, Vito Imbesi, 60, Giovanni Cutè, 34, Antonino Cutè, 42, Giovanni Di Bartola, 66, Carmelo Recupero, 47. Isgrò è stato condotto in carcere, Recupero e Di Bartola hanno avuto avuto notificato l’obbligo di dimora, gli altri sono stati ristretti ai domiciliari.

Le indagini sono state avviate dopo un sopralluogo in un “Mercato Florovivaistico”, in disuso di proprietà del Comune di Falcone, dove sono state trovate 3 piante di “cannabis indica”.  É stata individuata anche una rete di spacciatori attivi nella vendita, anche a minorenni, di sostanze stupefacenti. Base operativa del clan per lo spaccio era la macelleria di Isgrò a Falcone.

Le indagini hanno consentito anche di sequestrare circa 1 Kg di “hashish”, 200 grammi di “marijuana”, 30 grammi di “cocaina” e sequestrare circa 2.500 euro quale ricavato dell’attività di spaccio. Nell’inchiesta sono coinvolti anche numerosi minori, fra acquirenti e pusher.

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