Mezzi guasti che rimangono posteggiati, inutilizzati. Altri che mostrano i segni del tempo, surriscaldandosi all’interno dell’abitacolo e rendendo le ore di servizio una tortura per il lavoratore. Eppoi il vestiario e gli strumenti messi a disposizione inadeguati, il personale male organizzato e gestito.

Dai rappresentanti sindacali e dagli stessi operatori è descritta come una sorta di Armata Brancaleone, la costola catanese di Energeticambiente, la società alla quale la Dusty ha affidato in sub appalto lo spazzamento delle arterie principali del capoluogo etneo e la pulizia di interi quartieri periferici così come Librino.

D’altronde, le condizioni igieniche di Catania sono da tempo sotto gli occhi di tutti. Sporcizia ovunque, lungo le vie, sui marciapiedi, negli spazi a verde.

Una situazione messa nero su bianco dalla Fiadel (Federazione autonoma dipendenti enti locali), che ha inviato un durissimo documento alla Dusty, al prefetto, al sindaco ed all’assessore all’Ecologia di Catania, oltre che, ovviamente, all’Energeticambiente.

Nel documento firmato dal coordinatore territoriale del sindacato, Carmelo Condorelli, si denuncia che Energeticambiente “Non rispetta gli obblighi contrattuali previsti dal Capitolato Speciale d’Appalto e dal contratto nazionale di lavoro Fise-Assoambiente”.

Cioè “Il mancato versamento del Tfr al fondo complementare Previambiente; il mancato versamento della quota trimestrale al Fasda (Fondo assistenza sanitaria integrativa); la mancata consegna del vestiario ai lavoratori; utilizzo di mezzi non idonei, insufficienti ed obsoleti; stipula dei contratti ai neo assunti utilizzando contratti non conformi all’oggetto dell’appalto (contratti multiservizi); mancata trasformazione dei contratti da part time a full time dei lavoratori del cosiddetto “Ex Bacino Prefettizio” nonostante vi siano stati parecchi pensionamenti”.

Siamo al punto di non di ritorno, così come impone l’ormai insopportabile e inaccettabile caos rifiuti che sta avvilendo i cittadini e mortificando l’immagine di Catania.

“In quanto ditta appaltatrice, alla Dusty- scrive senza mezzi termini la Fiadel – chiediamo la revoca immediata del sub appalto alla Energeticambiente”.

Sub appalto che scadrà a fine anno. Ma non si può attendere e così “Nel caso la Dusty non dovesse prendere i dovuti provvedimenti, saremo costretti a chiedere al Comune di Catania la revoca dell’intero appalto dei servizi di igiene ambientale”.

 

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