“Ci hanno dato la vita e con essa l’amore”.
Ashsana Buremi aveva 22 anni, adorava la sua famiglia. Scriveva così a corredo di una foto pubblicata sul suo profilo Facebook, sorridente col padre, con la madre, con la sorella, tutti stretti, come un corpo unico, sugli scogli di Aci Castello, il borgo dei Malavoglia ad un passo da Catania dove viveva.
Viveva.
Perché, purtroppo, quel sorriso che illuminava chi e quel che la circondava si è spento nell’ennesimo, maledetto incidente stradale. Una scia di sangue lunghissima, quella che sta attraversando le strade siciliane, dove sono numerosi i giovani che vengono strappati ai loro affetti, al loro futuro ancora tutto da sondare, esplorare.
La moto sulla quale viaggiava in via Nizzetti, nella zona di Acicatena, per cause ancora da accertare, anche se già si ipotizza l’incidente autonomo, si è schiantata contro un albero. Il 25 enne che era alla guida è ricoverato nel Policlinico di Catania, le sue condizioni non sembrano drammatiche. La 22enne non ha avuto scampo. E’ morta sul colpo.
E’ andata via così, Ashsana, una ragazza solare, piena di vita, a lungo attiva nel volontariato con “L’Isola che non c’è”, l’associazione no-profit di Aci Castello che adesso la piange. E con lei i numerosi amici che l’hanno apprezzata, innamorati del sorriso che “Contagiava tutti”, scrive Alessia Pavone.
Quel sorriso: “Sono sicuro che tu ,adesso, sia in buonissime mani e che stai sorridendo anche lassú. Non doveva proprio accadere.. Ti mando un grosso abbraccio”, commenta Andrea Reale.
Sì, quel meraviglioso sorriso, che si diffondeva ovunque andasse, così come ricorda pure Alosha Giuseppe Marino, il suo insegnante di danza: “Hai scritto nella parete della mia sala danza il mondo è marrone. Eri una donna fantastica! Hai donato il sorriso ad ognuno di noi, ironizzavi gli stati d’animo, la tua visione della vita era gioiosa. Eri positiva.
Mi mancherà moltissimo la tua presenza.
Nella vita ci si incontra per sempre.
RIP in pace”.
