Torna a farsi sentire il SIAP, il Sindacato Italiano Appartenenti Polizia, che, con una nota che riportiamo integralmente, ha voluto prendere le distanze dalle “etichettature” degli operatori di sicurezza in Piazza Duomo a Catania, ieri, durante la visita del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini:

“Ieri la visita annunciata del Ministro Salvini, è stata contestata, e nelle contestazioni, qualcuno tra i manifestanti  ha di nuovo etichettato i poliziotti coinvolgendoli in un dissenso che non appartiene alle Forze dell’Ordine e in particolare alla Polizia di Stato.

La Polizia e le Forze dell’Ordine  in generale sono  istituzione dello Stato che garantiscono  la libertà democratica del paese a tutela di tutti i cittadini, anche di chi esprime il dissenso in piazza con azioni pacifiche e nel rispetto della Carta Costituzionale.

Ieri a Catania,  è venuto in visita (istituzionale o no) l’attuale vice premier, nonché Ministro dell’Interno in carica e leader di un partito di italiano,  la polizia ha l’obbligo istituzionale di  garantire sicurezza all’Autorità Nazionale della sicurezza pubblica, nonché di consentire ai dimostranti, pro o contro, di manifestare le proprie idee. Le violenze e le aggressioni sono punite dalla legge italiana e per questo vi è l’obbligo di intervenire.

Non c’è parso che chicchessia abbia impedito la libertà di parola ed è per questo che il Siap, a tutela dei poliziotti, dice No! alla strumentalizzazione dei poliziotti da parte dei professionisti del disordine, la Polizia è al servizio dei cittadini e dei valori democratici in assoluta imparzialità rispetto alle opinioni politiche del nostro paese è proprio in questo momento è la garanzia assoluta della tenuta democratica del paese.

Se ieri qualcuno ha esagerato deve essere fermato e richiamato all’ordine perché la vera contestazione di dissenso politico si fa nelle urne elettorali e non aggredendo chicchessia in una piazza  o etichettando i lavoratori di Polizia, insinuando ciò che non è e non sarà mai”.

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