Dopo il via libera del Viminale sono giunti nel porto di Lampedusa intorno alla mezzanotte i 64 migranti sbarcati dalla Mare Jonio.

Intanto, si aspetta di capire quale sarà il destino degli altri 34 naufraghi che si trovano ancora a bordo della nave di Mediterranea Saving Humans, alla quale è stato proibito l’ingresso nelle acque territoriali.

Si tratta di donne, alcune delle quali incinte, bambini con i loro familiari e dei naufraghi più vulnerabili con esigenze sanitarie trasbordati su una motovedetta della capitaneria di porto.

I migranti sono stati fatti sbarcare sul molo Favaloro che è zona militare e dove è inibita la presenza a civili e giornalisti.

Le condizioni del mare sono in peggioramento e la Ong sollecita una soluzione che possa
consentire l’attracco della nave a Lampedusa o in qualche altro porto italiano.

“Chiediamo, con forza, che questi naufraghi, insieme all’equipaggio, possano sbarcare il prima possibile – è l’appello lanciato da Mediterranea – a bordo la situazione
rimane precaria. Alle onde si è aggiunto un guasto all’evaporatore e al dissalatore che ci privano di acqua corrente: siamo senza rubinetti in cucina e bagno. Rimane solo
una bottiglia di acqua”.

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