Ancora in corso di definizione la situazione degli asili nido comunali a Catania. Questa mattina i lavoratori e il rappresentante sindacale Snalv, Confsal, Antonio Santonocito, hanno incontrato l’assessore ai servizi sociali del comune di Catania che ha spiegato la strategia dell’amministrazione.
Alle luce delle difficoltà legate ai fondi ministeriali pac e dello stanziamento di circa 15 milioni di euro da parte della Regione per i comuni che ampliano la loro offerta di asili nido, l’amministrazione catanese vorrebbe accedere alla proposta regionale inglobando gli asili fino all’anno scorso gestiti con i pac, nell’ambito dell’offerta comunale.
Così facendo non solo aumenterebbero gli asili pubblici a Catania e quindi i posti per i piccoli catanesi, i fondi a cui attingere per il servizio non sarebbero più legati al Ministero, ma a Comune e Regione.
“I lavoratori si sentono un po’ rasserenati dall’annuncio dell’assessore e speriamo che l’idea vada in porto perché permetterebbe una volta per tutte di eliminare il problema dei trasferimenti statali e quindi il problema dei pagamenti legati ai fondi pac, ma si tratta di interventi che richiedono tempo e che si riferiscono al futuro. Restano in sospeso i problemi legati al pagamento degli stipendi del servizio già svolto. Sono 9 le mensilità arretrate, 4 del 2018 e 5 del 2019. Alcuni mesi dell’anno in corso, secondo quanto sapere dalla cooperativa Consorzio 45, dovrebbero arrivare in poche settimane come anticipo da parte della cooperativa stessa, ma rimane tutto il resto. Relativamente alle mensilità del 2018 sembra che aleggi il mistero. Non si hanno notizie e ai lavoratori non rimane che restare speranzosi di ottenere ciò che gli spetta. Certezze non ce ne sono. Continuiamo a rimanere in allerta, pronti a fare sentire la voce dei lavoratori che svolgono un servizio fondamentale per la città”, dichiara Antonio Santonocito.

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