A oltre 48 ore dal naufragio avvenuto a sei miglia da Lampedusa la notte tra domenica 6 e lunedì 7 ottobre, riprendono le ricerche in mare dei dispersi, almeno una quindicina di persone, che erano sul barcone.

Una motovedetta della Guardia Costiera è salpata poco fa dal molo dell’isola con a bordo i sub e soprattutto un Rov, uno speciale robot subacqueo che effettuerà una prima ispezione dell’area in cui è avvenuto il naufragio, inviando le immagini ai tecnici a bordo della motovedetta.

“L’obiettivo – spiega il responsabile del nucleo sommozzatori del comando generale della Guardia Costiera, Rodolfo Raiteri – è quello di ispezionare il fondale per individuare il punto esatto in cui è affondato il barcone, in modo da circoscrivere l’area d’intervento”.

La ripresa delle operazioni a mare è stata possibile poiché si è aperta una finestra meteo favorevole, dopo due giorni di mare grosso e vento molto forte. Ma già nel pomeriggio è previsto un ulteriore peggioramento delle condizioni meteo, che potrebbe costringere ad interrompere nuovamente le ricerche.

Al momento è operativo anche un Atr della Guardia Costiera, che da questa mattina sta perlustrando la zona dove è avvenuto il naufragio.

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