Ha parlato in conferenza stampa pochi minuti fa il tecnico del Catania, Andrea Camplone. L’allenatore pescarese ha incontrato i giornalisti nel classico appuntamento pre-gara, affrontando diversi aspetti del momento della sua squadra, a partire dal post Terni e sulla sfida casalinga di domani alle 15:00 contro il Picerno:

“Da Terni siamo tornati a casa mani vuote, così facendo sperperiamo tutto ciò di buono fatto in casa fino ad oggi. Fuori casa si è raccolto poco, in questo filotto di partite casalinghe abbiamo il dovere di recuperare i punti perduti. A Terni ho visto un po’ di propositiva in più rispetto a Potenza e Reggio. Ripeto: stiamo raccogliendo poco. La partita di domani è difficile, bisogna vincere per dare una svolta ed un peso al campionato”.

Il tecnico rossazzurro, poi, parla delle condizioni della squadra che conta diversi indisponibili ed acciaccati: “Ci sono Rossetti, Distefano e Barisic che mi ha fatto una buonissima impressione nello spezzone di Terni. Può darci qualcosina in più in quel ruolo. Non siamo riusciti a recuperare nessuno degli infortunati purtroppo, il Picerno fuori casa ha sempre segnato crea e gioca e bisogna stare molto attenti. In casa non possiamo fare sconti a nessuno. Pinto è andato fuori perchè non attraversava un buon momento, ma abbiamo bisogno di tutti. Ci sono 6 indisponibili in tutto e ci mancano un po’ i cambi in certi frangenti delle partite. Domani chi andrà in campo darà tutto quello che deve dare, ne sono convinto.”.

Classifica attuale? Le prime giornate hanno presentato un campionato equilibrato, con un gruppo di squadre nelle zone alte. Qualche punticino in più potevamo averlo, adesso sfruttiamo il trittico di gare in case per rimetterci in carreggiata. Basta un filotto per rientrare in corsa.

Camplone viene stuzzicato anche sulle vicende extra-campo:“Quando succedono cose come l’esclusione di alcuni ragazzi qualcosa anche inconsciamente accade negli altri. Quando si va in campo i problemi li dobbiamo lasciare fuori dal rettangolo di gioco ed i giocatori forse non hanno avuto la forza di farlo. Le prestazioni sono venute meno, bisogna crescere sotto l’aspetto dell’approccio e della determinazione. Molte volte non riusciamo a reggere l’onda d’urto degli avversari e questo non mi piace”.

 L’allenatore approfondisce gli argomenti tattici:“Stiamo lavorando tanto sulla fase difensiva, ma abbiamo pochi difensori a disposizione. Mbende è stato gettato subito nella mischia, e un po’ ha fatto fatica perchè non capisce la lingua. Non è stato un mese facile e abbiamo cercato di tamponare. Mbende è un buon giocatore, ma sta avendo difficoltà ed interpreta a modo suo la fase difensiva in certe circostanze. Il reparto difensivo deve seguire un’unica idea. Senza feeling subentrano delle difficoltà. Domani mi aspetto di vedere un reparto che dia più sicurezze: ci sono dei problemi di lettura che hanno originato i gol in trasferta, non voglio delle letture individuali ma di gruppo. Llama è un giocatore di quantità. Dall’Oglio attacca la profondità, Welbeck è un incontrista e ruba palla. I due incursori li abbiamo inseriti bene accanto a Lodi. È tutto un meccanismo che va sistemato, una lettura che ancora manca e che in trasferta riemerge sistematicamente. Tutti andavano in avanti, non solo sul lato palla ma anche in altre zone. Non riusciamo a capire questo. Siamo poco furbi, Mazzone in area mi diceva che se non  prendevo la palla io non la doveva prendere neanche l’avversario. Un po’ di mestiere c’è già, bisogna metterlo meglio in pratica. Noi marchiamo a uomo, ci vuole più attenzione”.

E sulla visita dei tifosi a Torre del Grifo di martedì spiega: “Queste cose ogni tanto fanno bene, hanno chiesto la maglia sudata ed è giusto. Ci hanno chiesto l’impegno e non la vittoria, uscire a testa alta dal campo. Lo pretendo anche io da allenatore, in modo da non fare parlare nessuno”.

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