Rucola cristallizzata, burrata di bufala campana, cipolla di giarratana, gambero rosso di Mazzara e olio tartufato. Sono questi gli ingredienti che hanno fatto salire sul gradino più alto del podio il catanese Emanuele Bergamo.

Un trionfo di sapori che gli è valso il primo posto all’interno del celebre campionato nazionale Pizza Doc, per la categoria pizza gourmet.

Il concorso, giunto alla sesta edizione, si è svolto a Salerno lo scorso week-end.

Al campionato hanno partecipato oltre 30 aziende del settore; più di 300 pizzaioli in gara provenienti da tutta Italia e dall’estero, 100 giudici tra maestri e pizzaioli, chef ed esperti.

Nel corso delle due giornate, sono state sfornate più di 1500 pizze.

Il punto forte del campionato anche quest’anno è stata la modalità con cui la giuria ha gestito le votazioni per garantire trasparenza e attendibilità. Una giuria “nascosta” ha potuto conoscere prima il prodotto e poi il creatore, giudicando così esclusivamente la pizza, senza influenze esterne dovute alla conoscenza del pizzaiolo. 

Il catanese Emanuele Bergamo, con la sua particolarissima pizza, da lui battezzata “Ginger” ha sbaragliato la concorrenza, aggiudicandosi non solo il primo premio come miglior pizza Gourmet, ma anche quello come miglior pizza food blogger.

Innovativa ed elegante, la pizza nata all’ombra del Liotro ha esaltato un prodotto siciliano così come i celeberrimi gamberi di Mazzara, sposandoli con elementi più aulici come l’olio tartufato.

Per diffidenza non avevo mai partecipato a concorsi di questo tipo – ci confida Emanuele – ma mi sbagliavo. Non è vero che vince chi è raccomandato o chi ha l’appoggio di sponsor di un certo spessore. Io sono arrivato da Catania solo con la mia grinta e i miei ingredienti. Ho voluto portare all’interno della gara i nostri sapori e la nostra arte panificatrice: l mio impasto è stato ricavato dall’unico stabilimento che lavora la canapa e che si trova solo nella nostra città. Ho voluto mettere la firma etnea sul concorso, e il meraviglioso gambero che campeggia sulla mia pizza ne è la prova”. 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here