Il bilancio dell’ esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio della famiglia Costa è cresciuto tragicamente: 5 vittime.

Sono la moglie del titolare della fabbrica Vito Costa, Venera Mazzeo, 71 anni e gli operai della ditta Bagnato di Merì, in provincia di Messina, Mohamed Taeher Mannai, 39 anni, Giuseppe Testaverde, 34 anni, Vito Mazzeo, 23 anni, Fortunato Porcino, 36 anni.

Ad esplodere è stata la fabbrica-deposito di fuochi d’artificio di Vito Costa e dei figli nella campagne in provincia di Messina. Ditta conosciuta in tutto il messinese, con un punto vendita diretto in Salita 1 del Carmine a Barcellona PdG, che organizza giochi pirotecnici sia per feste di privati sia per eventi enti pubblici e religiosi così come le feste patronali.
Stando alle prime ricostruzioni al momento dell’esplosione i quattro operai della ditta d’infissi stavano montando delle porte.

Secondo le prime testimonianze sarebbero stati proprio gli operai della ditta esterna a causare la tragedia. Il capitano dei carabinieri Giancarmine Carusone che comanda la compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto ha dichiarato: “Dai primissimi accertamenti sembra ci siano state due esplosioni perchè all’interno della fabbrica c’erano degli operai con delle saldatrici: le scintille avrebbero raggiunto la polvere pirotecnica causando le esplosioni”.

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Mentre la procura di Barcellona PdG ha aperto un’inchiesta, ipotizzando il reato di strage colposa, per capire le cause dell’incidente, i due sopravvissuti sono stati portati nei centri grandi ustionati degli ospedali di Catania e di Palermo.

Sono Bartolomeo Costa, 37 anni, figlio del proprietario della fabbrica e della vittima, e Antonio Bagnato, anche lui lavora nella ditta.

Secondo quanto appurato, Bartolomeo è stato protagonista di un disperato, eroico tentativo di salvare la madre, incurante delle fiamme che lo hanno poi ustionato.

 

“Siamo rammaricati, è una tragedia enorme per la nostra comunità, sono persone che conoscevo e grandi lavoratori”, dice il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Roberto Materia. “La famiglia Costa – prosegue – diverse volte ha partecipato alla vita cittadina organizzando feste con fuochi d’artificio per il Comune o per le parrocchie”.

Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, ha espresso il cordoglio personale alle famiglie delle vittime. “Un ringraziamento ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine – dice – che stanno operando sul luogo dell’incidente alla ricerca di eventuali feriti e per ricostruire la dinamica dello scoppio”.

Il Codacons ha fatto un elenco delle vittime a causa di esplosioni in fabbriche di giochi pirotecnici dal 2000. Il bilancio è di 68 vittime. “Una vera e propria strage che riporta la questione della sicurezza in primo piano. Servono più controlli presso tali strutture e occorre verificare costantemente il rispetto delle norme di sicurezza”, afferma il presidente Carlo Rienzi.

Il procuratore di Barcellona PdG, Emanuele Crescenti ha detto: “Stiamo cercando di fare il punto della situazione che presenta diversi aspetti da chiarire. Nella notte si e’ trattato soprattutto di lavorare per mettere in sicurezza il sito da parte dei vigili del fuoco e del Genio militare”. Il magistrato ha confermato che gli operai stavano sistemando dei cancelli quando è avvenuta l’esplosione che ha interessato prima un locale e poi altri della fabbrica. Un’esplosione – ha detto – “causata anche da una poca attenzione”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Barcellona PdG, Roberto Materia, che ha proclamato il lutto cittadino: “Proclameremo il lutto cittadino quando ci sarà comunicata la data dei funerali delle persone vittime della tremenda esplosione di ieri. Nei prossimi giorni affronteremo la questione se sarà il Comune a pagare i funerali degli operai morti. La famiglia Costa – prosegue il sindaco – è molto conosciuta non sono Barcellona P. G., ma in
tutta Italia, e anche gli operai erano conosciuti da molti cittadini. Il comune fa le condoglianze a tutte le famiglie dei deceduti a cui va il mio abbraccio personale. La magistratura sta indagando e farà chiarezza sulla dinamica dell’incidente”.

 

 

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