Una Sicula Leonzio troppo brutta per esser vera subisce un risultato a suo modo storico nella domenica pomeriggio del “Sicula Trasporti Stadium”. Il 2-7 con il quale la Vibonese espugna l’impianto lentinese lascia attoniti i tifosi bianconeri.

Che non fosse giornata si era capito già nei primi minuti di gioco. Al 10′ i calabresi passano già in vantaggio con Bernadotto ed al 22′ raddoppiano con Berardi che castiga la dormita di Esposito. Tutto sommato l’avvio choc non deprime totalmente gli uomini di Bucaro, che si rendono pericolosi con Vitale prima e Maimone poi. Ma se la Sicula non graffia, la Vibonese azzanna e chiude virtualmente il match in un minuto:38′ , Berardi manda a referto il 3-0 ospite. 29′ Petermann aggiunge altro peso al bottino rossoblù. Allo scadere della frazione arriva anche un’occasione per Lescano, che cicca la conclusione.

I leontini si ripresentano in campo con una ridda di cambi: Megelaitis, Grillo, Bollino e Scardina vengono gettati nella mischia al posto di Esposito, Sicurella, Vitale e Lescano. La mossa sembra produrre frutti perché al 55′ i bianconeri guadagnano un rigore poi trasformato da Bollino. Trattasi di “fuoco di paglia” perché la Vibonese ci mette appena 5 minuti (62′) a ristabilire le distanze con Malberti che punisce l’ennesimo orrore difensivo della Sicula. La gara è ancora viva, perché al 64′ ecco l’acuto di Grillo, per il 2-5. La seconda rete bianconera non cambia il corso della sfida, perché nei dieci minuti successivi Emmausso e Prezzabile scrivono una delle pagine più amare del club lentinese, firmando il cocente 2-7 finale.

 

 

 

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