La “Pace, la Caronte e l’Ulisse” sono le 3 navi traghetto della Caronte & Tourist sequestrate, dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo e quelli di Messina, insieme con beni mobili ed immobili e quote societarie per oltre 3,5 milioni, percepiti illegittimamente da sovvenzioni pubbliche nel periodo 2016-2019.

Le indagini hanno accertato che le tre imbarcazioni, impiegate nei collegamenti La Maddalena/Palau, Trapani/Isole Egadi e Palermo/Ustica e adesso affidate ad amministratori giudiziari nominati dal Gip, presenterebbero gravi carenze tecniche e strutturali che non garantirebbero la sicurezza nel trasporto delle persone a mobilità ridotta; che siano anziani, disabili, gestanti e chi accompagna bambini piccoli. Le inadeguatezze sarebbero state nascoste attraverso false attestazioni di conformità.

L’inchiesta, coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia, ruota attorno alla gara con cui la Navigazione Generale Italiana (Ngi Spa), società fusa con Caronte & Tourist nel 2017, si era aggiudicata nel 2015 il servizio di collegamento marittimo per cinque anni tra la Sicilia e le isole minori.

Con l’accusa di truffa per il conseguimento di pubbliche erogazioni, falsità ideologica e frode nelle pubbliche forniture, nel registro degli indagati sono finiti i responsabili delle due società Sergio La Cava di 56 anni, Luigi Genchi di 55 anni, Edoardo Bonanno, 48 anni e  Vincenzo Franza, 55 anni.

“Con riferimento alle allarmistiche notizie di ‘blocco della Sicilia’ a seguito del sequestro di navi di una delle società del Gruppo, Caronte & Tourist precisa che il traghettamento da e verso la Sicilia e le sue isole minori continua a essere regolarmente effettuato”.

Lo scrive in una nota la società sottolineando che “il provvedimento dell’autorità giudiziaria, relativo a questioni interpretative delle attuali normative in materia di trasporto di persone a mobilità ridotta, non inficia la continuità dell’esercizio dei collegamenti marittimi, che quindi procedono nei termini ordinariamente previsti”. Il Gruppo Caronte & Tourist, conclude la nota, ribadisce la “propria fiducia nell’operato della magistratura e la certezza di poter dimostrare l’assoluta limpidezza dei comportamenti aziendali e dei manager destinatari di informazione di garanzia”.

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