Riparte il campionato di Serie C ed il Catania si prepara a tornare in campo. I rosssazzurri, domenica alle 15:00, in casa della Virtus Francavilla. In casa etnea ha parlato alla stampa il tecnico, Cristiano Lucarelli, che ha affrontato diversi aspetti del momento di società e squadra:

“Ero consapevole della situazione finanziaria del club e non ho avuto ripensamenti rispetto a quando ho deciso di accettare l’incarico, quindi non potrei mai pensare una cosa del genere. A Messina ho passato una situazione analoga, sono abituato a lottare nelle difficoltà. Vado avanti e provo a trascinarmi dietro i giocatori in questa stagione particolare. Io penso solo al campo. Non ho i poteri per pensare a tutto ciò che succede fuori dal campo. Non ho la bacchetta magica, non faccio il commercialista e non conosco la situazione nel profondo della società. Una cosa però la so: potrebbe dipendere da me e dai miei giocatori un’eventuale risoluzione dei problemi, facendo qualcosa di impensabile e dando un futuro certo centrando l’obiettivo Serie B. Lavorare in queste condizioni non è facile, ma niente alibi. Voglio 22 kamikaze pronti a tutto per un’impresa titanica. Stiamo cercando profili da combattimento, non tutti hanno le palle per gestire certe pressioni. Si va avanti e alla fine tireremo le somme.Non mi sento ridimensionato da questo contesto difficile, ma orgoglioso da chi ha scelto me proprio in questa situazione complicata. Era facile venire un po’ di anni fa in Serie A,  mentre oggi bisogna avere gli attributi”. 

Sui nuovi arrivati e sul mercato il tecnico toscano spiega: Vicente e Curcio sono state delle opportunità di mercato, sono giocatori di categoria e non doppioni rispetto a quelli che abbiamo perché hanno caratteristiche che nessuno ha nella nostra rosa. Sono funzionali al nostro girone e siamo contenti di averli presi. Vicente ha caratteristiche che non ha nessuno. Curcio è un trequartista, ha fatto anche il falso nueve. È un valore aggiunto il fatto di non poter disputare una sola posizione, ma di poterlo utilizzare anche in altre situazioni. 

Manneh mi sembra uguale a come l’ho lasciato, lo volevo ritrovare così onestamente perché so cosa può darci. La prima partita dopo le vacanze è sempre un terno al lotto, è difficile da decifrare. Non si può mai sapere, noi avevamo dato un programma e molto parte dalla testa. Molti giocatori sono al centro di attenzioni di altre squadre, li voglio tutti subito sul pezzo fin da subito.

Il mercato lo sto facendo insieme a Lo Monaco, amministratore delegato dimissionario, ma che resta comunque attivo sul mercato. Mettiamo a disposizione le nostre conoscenze e cerchiamo di operare al massimo delle nostre possibilità. Noi abbiamo stilato alcuni giocatori che sono dal punto di vista tecnico incedibili: se arriva una squadra che mette sul piatto soldi importanti in questo momento alziamo le mani. Ormai i cartellini non si acquistano più: sappiamo chi non deve muoversi, salvo offerte economicamente irrinunciabili per la società Calcio Catania.

Non entro nel commentare il messaggio inviato ai calciatori, magari Lo Monaco aveva le sue strategie non penso sia stato inviato senza valutare vantaggi e svantaggi. Il direttore è stato furbo a far capire che tutti i calciatori che erano sul mercato. Tutti i nostri giocatori hanno avuto delle richieste. Ci sono stati anche dei contro: come convincere i calciatori a rimanere perché spaventati dal futuro. Noi ogni giorno, nonostante tutto, abbiamo giocatori che si offrono di venire a Catania. Ci sono da fare delle scelte, soprattutto sulle qualità umane. La missione durerà cinque mesi e ci saranno lacrime, sudore, rinunce e sacrificio“.

Sull’addio di Francesco Lodi“Per la cessione di Lodi si sono verificate tutta una serie di situazioni economiche: ha trovato la società che gli permetteva di mantenere certi guadagni ed altre cose ed è giusto che sia andato via”. 

Posso avere la mia idea personale sul futuro, ma ai tifosi interessa il campo e mi occupo di quelle cose lì. Non è facile ma non deve essere un alibi, si può vincere anche in situazioni come quella attuale complicata. Dovessimo perdere una partita non userò alibi. Questa squadra non ha mai preso un punto di penalità. Fino a quando veniamo pagati e possiamo lavorare in questa splendida struttura non ci sono problemi.

Sulla gara contro il Francavilla: “Chi è abituato ad allenarsi in un terreno in sintetico avrà sempre un vantaggio. Non cambia necessariamente i valori tecnici. Se avremo la stessa corsa e fame del Francavilla dovrebbe prevalere l’aspetto tecnico nostro. Non possiamo fare il tiki taka in un campo stretto come quello lì”.

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