Il Catania ritrova smalto e vittoria in un “Massimino” semi deserto, in cui i 491 paganti rispecchiano il delicato momento nei rapporti tra club e piazza. La sfida con l’Avellino doveva rilanciare la marcia dei rossazzurri, reduci da tre pareggi consecutivi.
Etnei vivi in apertura di gara con Curcio pericoloso, la cui conclusione viene smorzata dalla difesa irpina. E’ lo stesso giocatore rossazzurro a riprovarci al 20′ con un sinistro che impegna Tonti. Attorno alla mezz’ora la gara si anima: prima si rivedono in avanti gli ospiti, con Di Paolantonio che da fuori sfiora la rete. Pochi minuti dopo i padroni di casa ci provano prima con Biagianti (palla completamente fuori bersaglio) e poi con Mbende, che di testa costringe Tonti alla deviazione in angolo. Proprio nel momento in cui il Catania sembra poter arrivare da un momento all’altro al vantaggio colpiscono gli ospiti: punizione di Di Paolantonio, al 40′, Zullo riesce a deviare di testa. Furlan respinge ma consente il tap-in all’attaccante avellinese, che sigla lo 0-1. Il nuovo “status quo” dura appena cinque minuti. Allo scadere è Curiale a ristabilire la parità su assist di Biondi.
Al rientro dagli spogliatoi Lucarelli opera un doppio cambio: fuori i “costruttori del pari”, Curiale e Biondi, dentro Barisic e Sarno. Il primo graffio, tuttavia, rischiano di infliggerlo gli uomini di Capuano, con Izzillo che sfiora l’incrocio dei pali. Il Catania non è da meno, con Curcio e Barisic che mettono i brividi a Tonti, che deve rimediare. Schermaglie da ambo le parti, per l’Avellino ci provano Di Paolantonio e Micovschi e per i rossazzurri Calapai e Barisic. Il Catania si fa sotto con un colpo di testa di Silvestri su punizione di Sarno, salvato da Tonti.
All’81’ arriva la svolta del match: Esposito guadagna un calcio di rigore trasformato da Vincenzo Sarno, che sigla il sorpasso catanese. Quattro minuti dopo l’Avellino resta in inferiorità numerica per l’espulsione di Parisi. La gara è ormai incanalata. A blindarla è ancora Sarno, che in pieno recupero sigla il definitivo 3-1.
