E’ risultato negativo il tampone fatto ai turisti bergamaschi che facevano parte della stessa comitiva della donna di 61 anni risultata invece positiva al coronavirus e ricoverata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Cervello DI Palermo; oltre alla donna sono risultati positivi anche il marito e un’altra persona della comitiva. Nonostante i test abbiano dato esito negativo, però, rimarranno ancora in quarantena all’interno dell’hotel Mercure, a Palermo, i 26 turisti e il personale della struttura sulla base delle disposizioni previste dal protocollo per chiunque sia entrato a contatto con soggetti risultati invece positivi.

Nel frattempo Palermo è pronta per affrontare l’emergenza. Come comunicato ieri da Musumeci e dal sindaco Orlando, le scuole di ogni ordine e grado rimarranno chiuse fino a martedì. Gli ospedali di Palermo si attrezzano con le tende per il triage all’esterno e stanze per l’isolamento in relazione all’emergenza legata al Coronavirus. Le nuove strutture sono già state installate all’ospedale Cervello ieri sera. Le tende saranno utilizzate per il primo triage dei pazienti che arrivano nei pronto soccorso con sintomi influenzali riconducibili al nuovo Coronavirus in modo da evitare il passaggio negli ambienti frequentati da altri pazienti. E’ una delle prime misure prese dal governo regionale, annunciata dall’assessore alla Salute Ruggero Razza. L’installazione di tensostrutture esterne è avvenuta anche in altre regioni italiane e serve, come ha detto il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus Angelo Borrelli, “per creare un filtro, tecnicamente un pre triage, per evitare che le persone con sintomi vengano in contatto con il resto dell’ospedale e poi doverlo evacuare”.

In un vortice di consigli, messaggi e prudenza, non mancano i suggerimenti della chiesa e in particolare quelli dell’arcivescovo di Messina, Giovanni Accolla, che è delegato della Conferenza episcopale siciliana per la Caritas e la pastorale della Salute “davanti al diffondersi del coronavirus”. Acquasantiere vuote, distribuzione dell’Eucarestia sulla mano dei fedeli e scambio della pace da evitare “con un contatto fisico”. Mons. Accolla sottolinea che “allo stato attuale non è limitata alcuna iniziativa di culto”, ma che “qualora le autorità civili dovessero disporre altrimenti, sarà nostra premura comunicarlo tempestivamente”. “In particolare – spiega mons. Accolla – è necessario che ci si attenga alle disposizioni delle autorità civili e alle misure igieniche dei presidi sanitari”.

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