Prestava denaro ad usura ad almeno 30 vittime. La consegna del denaro avveniva parte in contanti e parte in assegni, con scadenze prefissate e tassi di interesse imposti che variavano dal 25% ad oltre il 250% annuo.

La guardia di finanza ha confiscato beni per 17 milioni di euro a Francesco Abbate, 65enne di Palermo, detto ‘il monaco’, già condannato per usura, esercizio abusivo dell’attività finanziare e trasferimento fraudolento di valori.

Tra i beni confiscati ci sono 42 immobili, 10 diritti di usufrutto o nuda proprietà di immobili, un’autovettura, 15 tra conti correnti, carte di credito e polizze vita, oggetti preziosi e orologi di pregio.

Abbate era stato arrestato per usura una prima volta nel 1997 e una seconda nel 2013, quando furono sequestrati beni e disponibilità finanziarie dell’indagato. Nel 2019, dopo una condanna a 7 anni di reclusione divenuta irrevocabile, Abbate è finito in carcere.

 

 

 

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