Giustificazioni surreali e richieste inverosimili. Sono tanti i tentativi per evitare di essere denunciati che i trasgressori alle norme contro il contagio del coronavirus compiono durante i controlli dei carabinieri per verificare il rispetto delle norme a tutela della salute pubblica anche a Palermo.

A Mondello sono stati denunciati tre ciclisti provenienti da Brancaccio e un cittadino che stava facendo il bagno a mare. Un uomo si è giustificato sostenendo che era impellente per lui andare dalla sua donna anche se si trovava dall’altra parte della città.

A Ficarazzi alcune persone avevano organizzato una partita di calcetto in strada; nel parcheggio di via Basile, una coppia è stata denunciata mentre si accingeva ad appartarsi e nei pressi di via Calatafimi il titolare di una parrucchieria è stato denunciato in quanto l’esercizio è stato trovato con un cliente pure lui sanzionato.

Infine i militari hanno denunciato una coppia in via Malaspina, davanti al carcere per i minorenni, mentre stavano facendo esplodere fuochi d’artificio. Il motivo? Hanno detto adducendo che era il compleanno del figlio che detenuto.

Trenta persone sono state denunciati da carabinieri nel Catanese per inosservanza del Decreto del presidente del consiglio dei ministri per il contenimento dell’emergenza Coronavirus. Militari della compagnia hanno denunciato 18 persone: cinque di loro erano in un’area di rifornimento che consumavano alimenti nel bar annesso e giocando al gratta e vinci. Carabinieri di Paternò hanno sorpreso a Biancavilla 11 pregiudicati in uno slargo di viale Europa a parlare tra loro senza rispettare la prevista distanza di sicurezza. Carabinieri di Belpasso hanno denunciato un 17enne che vendeva marijuana, che è stato accusato anche di spaccio di stupefacenti.

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