“Due settimane di inattività hanno messo in sofferenza una società fatta di lavoratori precari e di gente che la mattina deve portare a casa 30-50 euro. Dobbiamo consentire alle persone di potere mettere qualcosa a tavola, soffrono tutti i lavoratori dipendenti, le imprese ma soprattutto chi non ha niente e vive delle attività del quotidiano: abbiamo il dovere di disinnescare questa bomba, per fortuna in Sicilia non c’è sta alcuna azione di violenza, a parte due-tre episodi”.

Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, a Sky Tg24. “Noi abbiamo stanziato ben 100 milioni destinati esclusivamente all’assistenza alimentare – ha aggiunto – Sono contento che su questo esempio il governo nazionale ha adottato altri provvedimenti”.

“Se gli aiuti non si integrano tra Regione e Stato – continua Musumeci – ogni sforzo diventa difficile. Noi abbiamo deliberato che l’Irfis, l’unica banca di cui dispone la Sicilia, mette a disposizione delle imprese fondi per 200 milioni di euro. In Sicilia il tessuto produttivo è fatto di piccole imprese”.

“Il 95% della gente in Sicilia rimane a casa, non va in giro, il picco dei contagi  del coronavirus – secondo il governatore – dovrebbe arrivare entro la metà di aprile”.

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