Lo rivela Coldiretti Sicilia che torna a puntare l’attenzione sulla mancata cooperazione istituzionale con l’Agenzia per l’erogazione dei fondi agricoli.

“Mentre le imprese sono costrette a sostenere costi enormi – spiega il presidente regionale, Francesco Ferreri – siamo ancora al solito stucchevole rimpallo di competenze tra la Sicilia e Roma. Nel frattempo chi ha riconvertito la produzione aspetta e addirittura rischia di restituire le somme già avute. È una vicenda paradossale – aggiunge – perché gli agricoltori non sanno neanche quando questi fondi arriveranno in quanto non c’è alcuna certezza”.

Liquidità, urgenza e semplificazione sono i pilastri sui quali si fonda il settore agricolo. Linee guida in netto contrasto, secondo Coldiretti, con la decelerazione della spesa e la complicazione delle norme che, insieme alla ormai consueta ed inesorabile lentenzza burocratica complica non poco la sopravvivenza delle imprese.

Servono bandi semplificati e immediati – aggiunge Ferreri, che poi conclude – sono indispensabili tutte le azioni per contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato, attraverso un’attenta valutazione, oggettiva, del calcolo del danno (produzioni invendute, calo di fatturazione).

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