La Guardia di finanza di Catania su delega della Procura etnea, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip nell’ambito delle indagini sul dissesto e fallimento della “Ecosider S.r.l.”, azienda con sede a Catania dichiarata fallita nel 2019 che si occupava della gestione di una discarica di rifiuti inerti a Belpasso.

Sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di circa 1,5 milioni di euro: un complesso aziendale a Belpasso, tre fabbricati, mezzi, attrezzature e mobilio vario e disponibilità finanziarie in capo a Francesco Failla, 50 anni, amministratore pro-tempore della società fallita, indagato per bancarotta fraudolenta per aver sistematicamente posto in essere condotte illecite per frodare l’Erario, i creditori e le procedure fallimentari.

I beni aziendali sequestrati sono stati affidati al curatore fallimentare per la custodia.

Secondo quanto accertato, il l management della Ecosider nel marzo 2019, qualche mese prima della dichiarazione di dissesto, avrebbe trasferito illecitamente l’intero complesso aziendale alla “Ecoef S.r.l.”, società costituita appositamente e riconducibile allo stesso contesto imprenditoriale. La Procura etnea contesta a Failla gli ingenti prelevamenti dalle casse sociali senza giustificato motivo; la cessione fittizia della carica di legale rappresentante a prestanome compiacenti, la costituzione della Ecoef al solo fine di trasferirvi esclusivamente gli asset positivi, così da sottrarne ai creditori la disponibilità. Inoltre l’indagato avrebbe disposto molteplici e ripetuti bonifici, senza comprovata motivazione, dal conto della società fallita a beneficio di propri familiari.

A Failla viene anche contestato l’aver condotto la società fallita con “mala gestio” incondizionata e l’aver adottato negozi giuridici fittizi in favore di entità giuridiche sempre a lui riconducibili

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