E’ una persona diversa. Anche grazie agli studi classici a cui si è dedicato; è cambiato e merita una seconda opportunità. Con queste motivazioni i giudici del tribunale di sorveglianza di Firenze hanno concesso la libertà condizionata al Santi Pullarà, killer di mafia condannato più volte all’ergastolo e figlio dello storico boss di Santa Maria di Gesù Gianbattista.

Pullarà, in cella da 28 anni, è stato condannato per diversi omicidi tra i quali quello di Andrea Savoca, il bimbo di 4 anni assassinato per sbaglio durante un agguato mafioso al padre.

La polizia aveva dato parere negativo alla scarcerazione sostenendo che Pullarà potrebbe ancora mantenere legami con la criminalità organizzata, ma i giudici hanno deciso diversamente tenendo conto del fatto che già dal 2016 l’ex killer era in semilibertà e lavorava fuori dal carcere.

Nella decisione il tribunale sottolinea che in carcere Pullarà ha conseguito la laurea breve in Lettere col massimo dei voti e che adesso sta studiando per la specialistica in Storia medievale con una tesi sulla Sicilia e che “ha seguito con autentico interesse i gruppi culturali seminariali, organizzati da volontari dell’università di Siena, con la presenza anche di professori che lo hanno molto sostenuto, offrendogli stimoli positivi, fiducia nella possibilità di cambiamento e riscatto”.

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