E’ scattata stamane, alle prime luci dell’alba, l’operazione “Taxi Driver” condotta dai carabinieri della Compagni di Sant’Agata di Militello su disposizione della Procura di Patti.

L’indagine, partita nell’ottobre 2018, dopo un accertamento di avviata attività di prostituzione che coinvolgeva alcune ospiti del centro accoglienza per migranti a Capo d’Orlando, che ha portato all’arresto di cinque persone e quattro obblighi di dimora. Tra loro anche due donne. A gestire l’attività un 65enne orlandino, Giuseppe Campisi, che agevolava i rapporti sessuali a pagamento intrattenuti dalle donne. A lui queste ultime si rivolgevano per essere accompagnate agli appuntamenti ed era sempre lui a fornire la base logistica, definita “cancello verde” sita in uno stabile della zona.

Ma l’attività di Campisi non era limitata solo a questo. L’uomo veniva pagato in denaro e carburante per un vero e proprio servizio taxi per un gruppo di giovani orlandini dediti allo spaccio di stupefacenti, aiutandoli ad eludere i controlli delle forze dell’ordine. Il gruppo di spacciatori coltivava una vasta clientela nei centri di Sant’Agata di Militello e Patti e nelle zone circostanti.

Gli investigatori hanno ricostruito diversi episodi di vendita di stupefacenti attraverso la ricostruzione dei dialoghi intercettati che, una volta decriptati, hanno permesso ai carabinieri di saperne di più sulla qualità delle sostanze, la modalità di preparazione e occultamento, sul prezzo di acquisto e rivendita e sul modus operandi usato per ripianare le insolvenze con i fornitori. Sequestrato, inoltre, un chilo di marijuana nascosta in un immobile in disuso di proprietà di uno degli arrestati.

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