All’inciviltà dei cittadini catanesi maleducati non c’è mai fine. Immettendosi tra le vie del popoloso rione catanese di Librino vergogna e incredulità sono le sanzioni che lo spettacolo indecoroso suscita nei passanti.

Il periferico quartiere di Catania è, totalmente, abbandonato e dimenticato dalle istituzioni e a causa di queste mancanze si ritrova sommerso da discariche a cielo aperto. Ogni 50 metri, da una piazzola di sosta all’altra, il panorama si ripropone sempre lo stesso: cataste di rifiuti speciali, abbandonati ai margini di strade ad intensa viabilità.

Quantità enormi di materassi, mobili ed elementi d’arredamento, pneumatici, plastica, cartoni, elettrodomestici quali frigoriferi e tv. Chi dovrebbe occuparsi della raccolta dei rifiuti ingombranti, che per altro dovrebbe avvenire in modo gratuito dopo aver chiamato il numero verde della Dusty, non risponde alle denunce dei consiglieri del sesto municipio ormai da settimane.

Nel cuore di Librino, insomma, Al Viale Moncada, al Viale Castagnola e al Viale Bummacaro, quest’ultimo tra l’altro privo d’illuminazione dallo scorso fine marzo, è possibile trovare rifiuti di ogni genere.

Tutto questo avviene in maniera del tutto indisturbata a due passi dal nuovo nosocomio San Marco, che avrebbe dovuto contribuire a riqualificare il quartiere e che, invece, si presenta circondato da incuria e barbarie.

Senza dimenticare che uno scenario simile si ripresenta periodicamente anche nella zona periferica di Nesima, tra via Monterosso e via Ballo, o addirittura all’interno del porto di Catania, in pieno centro storico.

Catania, dunque, è ancora ben lontana dall’essere una green city.

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