Lo amava così profondamente da adottare il suo cognome per farsi riconoscere su Facebook: Caterina Lopez. Era Maxi Lopez, l’attaccante argentino che è stato uno dei principali protagonisti del Catania ammirato nell’ultima esperienza vissuta in Serie A, il rossazzurro preferito da Caterina, giganteggiante col Papu Gomez pure nell’immagine scelta per la copertina della suo profilo social.

Caterina “Lopez” De Fresco non potrà più raggiungere il suo luogo del cuore, la Curva Sud dello Stadio Angelo Massimino, quello dove il Calcio Catania disputa le partite casalinghe.

La notizia della sua morte, avvenuta stamattina a causa di un improvviso malore che non le ha dato scampo, si è abbattuta con tutta la ferocia di una tragedia inattesa, inaccettabile, su chi con lei condivideva la passione rossazzurra, per chi da anni la vedeva puntualmente presente a tifare dagli spalti con tutta la passione di cui era capace e che “La rendevano unica. Era una tifosa accanita”, si legge nei numerosissimi messaggi di cordoglio che stanno invadendo la bacheca di Caterina.

Di Caterina, che aveva 24 anni. Soltanto 24 anni. E “No, non si può morire così giovani, non si può accettare”.

“Oggi mi arriva un messaggio da un amico. Mi dice che tu stamattina sei volata in cielo… cara Caterina sono rimasto scioccato nell’apprendere la notizia. Ancora eri giovane e ti sei spenta cosi presto.. davvero dispiaciuto per questa notizia.
Adesso continuerai a tifare e a sventolare da lassù la bandiera rosso azzurra..
Riposa in pace Caterina”, scrive Giuseppe. “Drammi che arrivano come fulmine sulla più bella gioventù… Riposa in pace Caterina, sventola la tua bandiera dal Parardiso. Un altro cuore rossazzurro tra gli Angeli.. MALEDETTO 2020”, fa eco Giacomo, sintetizzando l’amarezza e lo sconforto che sta accomunando l’intera comunità dei sostenitori del Catania.

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